Il Pescara supera il turno battendo 1-0 il Rimini, formazione che nonostante le note vicende societarie ha affrontato il match con determinazione. Come racconta Giancarlo Febbo sul Corriere dello Sport, in panchina per i romagnoli non c’era Braglia, ancora in attesa di definire la propria posizione, ma il tecnico della Primavera D’Alesio, originario proprio di Pescara.
La gara. Primo squillo al 10’ con Merola, che impegna Bagli in una parata di piede. Risponde il Rimini al 15’ con Fiorini, ma Letizia salva in mischia. La scena, però, se la prende Desplanches: il portiere classe 2003, di proprietà del Palermo e all’esordio con gli abruzzesi, respinge con grande reattività due conclusioni consecutive di Parigi e Bellodi, confermando quanto riportato dal Corriere dello Sport sulla sua solidità. Nel finale di primo tempo, al 43’, Valzania sblocca il risultato: il centrocampista vede respinto il primo tentativo da Bagli, ma è il più lesto a ribadire in rete.
Ripresa. Vivarini inserisce Sgarbi e Olzer, quest’ultimo adattato a prima punta. Entrambi vivacizzano la manovra, con Sgarbi particolarmente brillante. Il Rimini sfiora il pari al 19’ con un colpo di testa di De Vitis, ma ancora una volta Desplanches si oppone con un intervento felino, gesto che, come sottolinea il Corriere dello Sport, ha fatto esplodere l’Adriatico. Nel finale, Tonin va vicino al raddoppio in due occasioni: prima vede Bagli negargli la gioia del gol, poi colpisce un palo su azione da corner. Nei minuti di recupero, il suo destro termina di poco alto.
Il Pescara avanza così al turno successivo, trascinato da un Valzania decisivo e da un Desplanches in stato di grazia: voto 7,5 per il portiere rosanero in prestito, protagonista assoluto della serata.