L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sul destino di Palermo e Bari.
Le due società non sono accomunate dallo stesso step cronologico – nuovo allenatore in Puglia e club messo in vendita in Sicilia – ma, ed è bene ricordarlo che sono realtà del patrimonio del calcio italiano costrette a ripartire dai Dilettanti dopo crolli economici devastanti.
Alle dirigenze bisogna riconoscere l’extra di comprensione che il blasone storico tende a negare. Il Bari riparte dal tecnico Carrera per conservare il secondo posto, a Palermo Mirri accetta l’idea di cedere il club. Intuire di non avere le forze economiche gli vale un premio alle intenzioni. I due club possono tornare ad essere grandi.