Il Bluenergy Stadium di Udine sarà blindato. Come riporta Edmondo Pinna, inviato del Corriere dello Sport, la città è stata posta sotto un rigido controllo in vista di Italia-Israele, partita classificata dalla Uefa come ad «alto rischio». L’organizzazione europea, pur riconoscendo la comprovata esperienza delle forze dell’ordine italiane, ha comunque ridotto a uno il numero dei security officer ufficiali, riservando due unità solo agli incontri a rischio massimo. Le possibili criticità, evidenzia il Corriere dello Sport, non riguardano tanto l’interno dello stadio quanto l’area urbana circostante.
Piani di sicurezza differenziati
A livello operativo, la gestione della sicurezza si articolerà su due piani. Il primo riguarda la città di Udine, dove sono state confermate le manifestazioni pro-Palestina, tutte regolarmente autorizzate. Non risultano allarmi sulla presenza di gruppi estremisti o black bloc, ma — come ricorda Pinna — le autorità invitano comunque alla massima prudenza. Ieri, una delegazione di manifestanti si è radunata sotto il Bluenergy Stadium con uno striscione «Stop al genocidio a Gaza», rilanciato poi da Amnesty Italia sui social.
Il secondo piano, più complesso, è quello relativo all’area dello stadio. Qui, spiega il Corriere dello Sport, la zona è stata di fatto militarizzata: blindati, barriere di cemento, idranti e la presenza dei reparti speciali. Dal Viminale è arrivato il pieno supporto alla Questura di Udine, con rinforzi di uomini e mezzi per garantire un dispositivo di sicurezza ai massimi livelli.
La tutela di Israele
Particolare attenzione è stata riservata alla protezione della nazionale israeliana, che torna a Udine a un anno esatto dal 14 ottobre 2024, ma in un contesto politico e sociale molto diverso. Ieri sera la squadra si è allenata a sorpresa al Bluenergy Stadium. L’obiettivo delle autorità è prevenire qualsiasi gesto simbolico o azione dimostrativa, anche minima, come un semplice lancio di oggetti contro il pullman. Secondo quanto riferisce Pinna sul Corriere dello Sport, la Federcalcio israeliana ha predisposto un proprio servizio di sicurezza, rafforzato con 15-20 operatori tra ufficiali e agenti specializzati.
Controlli anche per gli azzurri
La Questura di Udine ha pianificato misure preventive anche attorno all’hotel che ospita la Nazionale italiana, per scongiurare proteste o azioni di disturbo. La Uefa, in ogni caso, non ha mai preso in considerazione l’ipotesi di rinviare o annullare il match, né di escludere Israele dalla competizione.
Uno stadio sotto sorveglianza
Come confermato dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, il livello di rischio della gara resta elevato. La Federazione ha disposto un incremento di circa cento steward rispetto al normale organico, per un totale adeguato all’evento. A ieri sera, i biglietti venduti erano poco più di ottomila, su una capienza ridotta da 22mila a 16mila posti. Non risultano arrivi organizzati di tifosi israeliani, anche se non è escluso che alcuni possano raggiungere Udine individualmente.
Un appuntamento, dunque, che va ben oltre il calcio e che, come sottolinea Edmondo Pinna sul Corriere dello Sport, impegnerà l’intero apparato di sicurezza in una prova di forza e coordinamento senza precedenti per la città friulana.