Aperturedestra

Corriere dello Sport: “Giochi aperti. Audero rialza il Palermo”

Ha il sapore della beffa il pareggio rimediato domenica dal Palermo. In casa rosanero, tutti masticano amaro, compreso il portiere Emil Audero, che quei due gol nei minuti di recupero li ha subiti. “Abbiamo fatto comunque una partita tosta – ha dichiarato ieri a Torretta in occasione della sua presentazione – a La Spezia non è mai facile e, nonostante tutto, la nostra prestazione è stata importante. Ho visto lo spirito giusto. Dispiace perché bastava uno sforzo in più da parte di tutti e perché i tre punti avrebbero alimentato un certo entusiasmo, ma, in ogni caso, bisogna vedere il lato positivo. Il risultato non deve lasciarci scorie negative”.

Nuova linfa tra i pali

Arrivato in prestito dal Como a fine mercato, Audero porta ottimismo in casa Palermo: “Ho ricevuto diverse proposte, ma quella del Palermo, nonostante la categoria inferiore, mi ha stuzzicato di più. Ho fatto questa scelta valutando diversi aspetti, come il progetto e l’ambizione del club. E ammetto che anche il fattore stadio ha influito sulla mia decisione: il calore del Barbera l’ho vissuto da avversario e so quanto può essere importante”.

Come sottolineato da Antonio La Rosa sul Corriere dello Sport, la gara contro lo Spezia ha lasciato anche un segnale positivo: dopo le incertezze di Sirigu e Desplanches, il Palermo sembra aver trovato finalmente stabilità in un ruolo chiave. Il nuovo numero uno rosanero, fortemente voluto dal ds Osti, rappresenta una scelta precisa per ridare sicurezza alla squadra.

Una porta da ricostruire

Il Palermo ha vissuto una stagione travagliata tra i pali, con l’alternanza forzata tra Sirigu e Desplanches, il rientro dall’infortunio dell’Under 21 azzurro e le scelte tecniche di Dionisi. L’errore recente di Desplanches contro il Pisa è stato anche il riflesso di una situazione psicologica difficile. “In porta servono ordine e precisi punti di riferimento”, come evidenziato dal Corriere dello Sport, e il Palermo aveva ben chiaro questo principio nelle ultime stagioni, quando regnava la stabilità con Pigliacelli titolare fisso e prima Massolo, poi lo stesso Desplanches, come alternative.

Riavvolgendo il nastro fino ai tempi della Serie D e della C, il Palermo ha sempre puntato su un numero uno di riferimento: Pelagotti fu il perno del primo Palermo targato Mirri, poi Baldini, nella stagione 2021-22, cambiò le gerarchie dando fiducia a Massolo nei playoff, protagonisti nella storica promozione con i rigori parati contro Triestina e Feralpisalò. Oggi, con l’arrivo di Audero, il Palermo spera di ritrovare finalmente una certezza tra i pali.

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Redazione Ilovepalermocalcio