Corriere dello Sport: “Champions League: Juve in Barça, Messi letale”

“La Juventus s’inchina a sua maestà Messi, esce dal Camp Nou con tre gol sulla schiena e mille dubbi. Mancavano tanti uomini, è vero, però non può diventare un alibi: stavolta non bastano le alchimie, anche troppe, di Allegri, né Buff on può fare miracoli, tradiscono gli uomini più attesi, Dybala vaga e Higuain sparisce. L’illusione dura (quasi) un tempo, poi, sul fi lo dell’intervallo, La Pulce inizia il suo show. E nella ripresa vola, approfi ttando di spazi imperdonabili, mentre i bianconeri si squagliano, costantemenre in balia blaugrana e incapaci di abbozzare una reazione. LINEA. Max s’ostina nel 4-33, sperimentato contro il Chievo, e stupisce con un paio di scelte: schiera De Sciglio a destra, mentre Barzagli sfratta Rugani in mezzo all’area, e infoltisce il centrocampo con Bentancur: sia l’ex rossonero, sia il gioiello uruguaiano debuttano dal primo minuto. In avanti, senza Cuadrado e Mandzukic, è Douglas Costa ad affi ancare Dybala e Higuain. Il Barcellona schiera l’undici migliore, modellato con un sistema di gioco speculare: Iniesta sta sulla linea dei mediani, Dembelè e Messi salgono accanto a Luis Suarez, così la trequarti si smonta assieme al 4-2-3-1.
POSSESSO. La Juventus solo in avvio ha quel pizzico d’incoscienza invocato dall’allenatore e non è un caso che nel primo quarto d’ora Ter Stegen debba intervenire due volte, prima smanacciando un sinistro di De Sciglio – l’arbitro non se ne accorge e assegna la rimessa -, poi bloccando in due tempi un destro di Pjanic. Il possesso è chiaramente, spudoratamente blaugrana, con punte superiori al settanta per cento, ma i ricami in questa fase non sono fi ccanti e le verticalizzazioni cozzano contro il muro bianconero: Buff on, dopo un’uscita lunga su Dembelé, effettua una sola parata, più vistosa che diffi cile, alzando sulla traversa una legnata centrale di Suarez dopo una punizione di Messi respinta. COMBINAZIONE. Le marcature sembrano funzionare, i ripieghi scattano, solo Douglas Costa rimane in mezzo al guado, e con Alex Sandro schiacciato in posizione di terzino la spinta sulla sinistra s’affl oscia. Prova Dybala a scattare, ma resta intrappolato, mentre Higuain s’inchioda oltre le linee: tra i due argentini una sola combinazione degna, chiusa dal Pipita con un diagonale fi acco, più insidiosa una botta di Bentancur murata da Jordi Alba. Nonostante il pressing costante, l’occasione migliore del Barça la confeziona… De Sciglio: palla regalata a Dembelè che da posizione favorevolissima si lascia anticipare. Va detto, per onestà, che il terzino da qualche minuto stringe i denti per un problema alla caviglia, arrendendosi al 41′ quando entra Sturaro. SCUDO. Sarebbe importante, a questo punto, trascinare il pari all’intervallo, invece all’ultimo respiro Messi chiude un trangolo con Suarez e angola il sinistro scavalcando Buff on: è il primo gol che gli segna in carriera. Nella ripresa, Dybala, da posizione comoda, alza la mira irrompendo su una respinta di Piqué (ahi ahi: in gare così non puoi sbagliare), ma le imprecazioni sfumano presto in sospiri di solievo: Messi dal limite becca il palo, la palla carambola su Gigi per fortuna bianconera oltre lo specchio. Il raddoppio è però scritto, questione di minuti: Benatia s’imbambola, Messi trova la porta, Sturaro fa scudo ma arriva Rakitic e segna. EMOZIONE. Allegri cerca la scossa, strappa alla panca Bernardeschi e rimedita il 4-2-3-1, ma non è serata, troppo netto il divario, troppi errori tecnici e troppo molle la sua squadra: il Barcellona dilaga, Suarez è impreciso, poi Messi, immenso, slalomeggia da par suo, guadagna l’area irridendo i difensori della Juve e trafi gge ancora il povero Buff on. Il Camp Nou canta a squarciagola, il ritaglio bianconero è attonito, la Juve rischia ancora (gol di Suarez cancellato giustamente per fuorigioco) e non approfi tta nemmeno di un Barcellona ormai appagato, che vendica il 3-0 dello scorso anno allo Stadium. Unica emozione quella di Caligara, classe 2000, prima volta in bianconero”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio