L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara che il Palermo andrà a giocare a Parma e il modulo che Corini intenderà adottare.
A Parma col modulo che il Palermo ha pensato per l’intera estate. Anche se gli allenamenti al Barbera sono blindati, la netta impressione è che Corini giocherà la partita che potrebbe anche decidere il suo futuro col 4-3-3, ovvero il sistema su cui si è lavorato più a lungo. Certamente non potrà essere solo un assetto a ridare alla squadra la dimensione competitiva che ci si aspetta ma l’impressione è che Corini (e lo staff) ritenga che non ci siano né tempi né modi per operare rivoluzioni più ampie.
Il varo della difesa a 3 nell’anticipo col Catanzaro era legato innanzitutto alla defezione dell’ultima ora di Coulibaly e poi all’idea di rafforzare le fasce contro un avversario che in quella zona dava il meglio di sé. Operazione comunque bocciata dal risultato mentre adesso la rosa al completo permette di ripartire dal modulo che doveva essere il marchio di fabbrica della stagione ma che dopo i primi acuti, è stato a sua volta messo in discussione.