PALERMO

Corona, il picciotto del futuro. Rinaudo: «Con Pippo può fare il salto»

Un talento palermitano che sta facendo innamorare tecnico, compagni e tifosi. È Giacomo Corona, classe 2004, attaccante cresciuto nel settore giovanile rosanero e tornato a casa la scorsa estate dopo le esperienze in giro per l’Italia. Come riportato da Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, l’ultimo mese ha consacrato il giovane centravanti come una delle sorprese più piacevoli: sei gol nelle amichevoli estive, i consigli di Guardiola nell’amichevole contro il City e la piena fiducia di Pippo Inzaghi.

A conoscerlo bene è Leandro Rinaudo, ex direttore sportivo del Palermo, che lo ha lanciato nel 2019. «Il ricordo più nitido che ho – ha raccontato a Radicini nel corso dell’intervista pubblicata dal Giornale di Sicilia – è di quando incontrai Giacomo e suo padre Giorgio, mio amico, in un bar a Mondello. Partimmo praticamente da zero, curando ogni dettaglio. È stato uno di quelli cresciuti più velocemente, fino all’esordio in Serie C con il Palermo».

Quel debutto tra i professionisti arrivò il 17 ottobre 2021 a Torre del Greco contro la Turris, con un nuovo ingresso in campo poche settimane dopo contro il Bari. Ma era presto. Per questo, Rinaudo decise di fargli firmare un contratto e mandarlo in prestito al Torino e successivamente all’Empoli, dove in Primavera 1 mise a segno 19 gol. Numeri che lo portarono poi al Pontedera, dove esplose con 11 reti.

«Corona – ha spiegato ancora Rinaudo al Giornale di Sicilia – ha fatto il percorso giusto, con le tappe giuste. Adesso è in una dimensione importante, con un allenatore che può valorizzarlo ulteriormente. Inzaghi cura ogni particolare, ed è un vantaggio enorme per la sua crescita».

Non solo forza fisica, ma anche qualità tecniche e balistiche. «È un giocatore ancora da scoprire – ha evidenziato l’ex dirigente – molto tecnico, fa giocare bene la squadra, ha proprietà balistiche importanti. Purché non ci si aspetti che sia lui a risolvere tutti i problemi: deve crescere senza pressioni».

Secondo quanto riportato da Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, il pubblico rosanero si è già affezionato al giovane palermitano, che rappresenta un simbolo di identità per i tifosi. «Corona si trova nel posto giusto al momento giusto – ha concluso Rinaudo –. Qualche anno fa molti lo giudicavano lento e pesante, ma io ho sempre creduto nelle sue qualità. Adesso è strutturato, il consiglio che gli do è di lavorare, migliorarsi e isolarsi dal contorno».

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Redazione Ilovepalermocalcio