La sfida tra Udinese e Palermo di Coppa Italia si gioca dentro un regolamento chiaro che, come ricorda il Corriere dello Sport, caratterizza l’edizione 2025-26. Alla competizione partecipano 44 squadre: le 20 di Serie A, le 20 di Serie B e 4 formazioni provenienti dalla Serie C.
Dopo il turno preliminare, restano in corsa 40 club che accedono al tabellone principale. Le otto teste di serie – tra cui il Bologna, vincitore dell’edizione 2025, e il Napoli, campione d’Italia – entreranno in scena solo a partire dagli ottavi di finale. Una scelta che, come sottolinea il Corriere dello Sport, rende più equilibrate le prime fasi, concedendo spazio anche alle realtà meno blasonate.
Fino alle semifinali si gioca in gara unica, in casa della squadra che ha il numero di tabellone più basso. Fa eccezione l’inversione prevista per Cesena-Pisa e Cerignola-Verona. In caso di parità al 90’, non sono previsti supplementari ma si va direttamente ai calci di rigore.
Le semifinali, invece, si disputano con partite di andata e ritorno. In questa fase – come ricorda ancora il Corriere dello Sport – in caso di parità al termine dei 180 minuti regolamentari si giocheranno i tempi supplementari e, se necessario, si andrà ai rigori. Lo stesso regolamento vale per la finale.
L’incontro tra Udinese e Palermo rientra dunque nel meccanismo della gara secca: una sfida che può regalare sorprese e che, come scrive il Corriere dello Sport, rappresenta un banco di prova cruciale per entrambe le squadre.