COME? PURE TU?! Salta un’altra panchina in Serie A: cambia la 9^ in una settimana

Panchina - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
Sta succedendo di tutto sulle panchine di Serie A.
Dal giugno 2023 al giugno 2025 la Serie A ha vissuto un vero e proprio terremoto sulle panchine. In due anni si sono registrati 48 cambi ufficiali di allenatore, ma considerando le situazioni in evoluzione il numero supera già quota 50. I protagonisti di questo continuo valzer sono 47 tecnici, tra esoneri, dimissioni, contratti non rinnovati o conclusi.
Il cambio di guida tecnica è diventato quasi una moda, spesso senza una reale logica calcistica: da un tecnico offensivista si passa a uno difensivista con lo stesso organico, nel bel mezzo della stagione. Un dato fotografa l’instabilità: in Italia un allenatore resta in carica in media 392 giorni, contro i 777 della Premier League e gli 834 della Liga.
Fanno eccezione pochi casi virtuosi. L’Atalanta ha mantenuto Gian Piero Gasperini per nove stagioni, costruendo un ciclo storico. Ma anche per lui il percorso è giunto al termine. Anche Vincenzo Italiano ha chiuso un triennio solido a Firenze, con tre finali raggiunte, pur senza trofei, poi è andato al Bologna.
Antonio Conte è tornato in Serie A e ha subito vinto lo scudetto col Napoli. Poco dopo è rientrato nel giro anche Massimiliano Allegri, nominato nuovo allenatore del Milan dopo una girandola surreale: da Pioli a Lopetegui (bocciato dai tifosi), poi Fonseca, infine Conceição. E altri campioni d’Italia potrebbero rientrare come Pioli che valuta l’addio all’Arabia. Intanto Claudio Ranieri, dopo aver scritto la favola Leicester, ha scelto di dire basta. Un’epoca si chiude, un’altra continua a girare su se stessa.
Inter, addio Inzaghi
È ormai arrivato l’addio di Simone Inzaghi e l’Inter si prepara a voltare pagina. Dopo quattro stagioni ricche di successi — tra cui uno scudetto e due finali di Champions — il tecnico piacentino ha deciso di concludere il suo ciclo in nerazzurro. La dirigenza guarda già avanti, e tra i nomi più caldi per raccoglierne l’eredità spuntano due profili sorprendenti: Cristian Chivu e Cesc Fabregas. Due scelte in controtendenza, accomunate dall’ambizione e da una visione moderna del calcio.
Chivu, ex difensore nerazzurro, guida attualmente il Parma, dove ha conquistato la salvezza. Fabregas, invece, porterebbe un’aura internazionale: ex fuoriclasse del Barcellona e del Chelsea, ha iniziato la carriera da allenatore nel Como con ottimi risultati. Due scommesse, ma con prospettive affascinanti, che potrebbero rinnovare profondamente lo stile della squadra.

Serie A, il ribaltone non si ferma
L’eventuale arrivo di Chivu o Fabregas segnerebbe il nono cambio in panchina dopo la conclusione del campionato, confermando la tendenza ormai consolidata in Serie A a rivoluzionare ogni anno la guida tecnica. Una girandola che non conosce sosta e che coinvolge club di vertice come realtà di seconda fascia.
Le ragioni sono molteplici: esigenze di rilancio, delusioni stagionali, ambizioni europee o semplicemente la voglia di cambiare. L’Inter si potrebbe così aggiungere a una lista sempre più lunga, confermando che, in Italia, la panchina è il posto più instabile di tutti.