CIAO MILAN, MI HA CHIAMATO SARRI: al Chelsea erano inseparabili, si sono ritrovati in serie A

Sarri - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
Gli intrecci di mercato sono sempre imprevedibili e questo non sorprende.
Maurizio Sarri è approdato al Chelsea nell’estate del 2018, dopo l’ottima esperienza al Napoli, portando con sé idee di gioco innovative e un calcio offensivo basato sul possesso palla. Il suo arrivo a Londra ha segnato anche quello del regista Jorginho, elemento chiave del suo sistema. Nonostante un ambientamento iniziale complicato e qualche frizione con l’ambiente, Sarri ha saputo dare un’identità chiara alla squadra, pur con tempi di adattamento più lunghi rispetto alle attese.
Il “Sarriball”, come venne ribattezzato il suo stile, ha generato entusiasmo ma anche critiche, specialmente durante un periodo difficile a metà stagione, culminato con una pesante sconfitta per 6-0 contro il Manchester City. Nonostante ciò, la squadra ha mantenuto compattezza, chiudendo la Premier League al terzo posto e conquistando la qualificazione diretta alla Champions League.
Il punto più alto dell’esperienza di Sarri al Chelsea è stato il trionfo in Europa League: il 29 maggio 2019, i Blues hanno battuto 4-1 l’Arsenal nella finale di Baku, portando a casa un trofeo continentale e chiudendo la stagione con un risultato prestigioso. Sarri è così diventato il primo allenatore italiano a vincere l’Europa League con il Chelsea.
Nonostante il successo europeo, Sarri ha lasciato il club al termine della stagione, accettando l’offerta della Juventus. Il rapporto freddo con parte dello spogliatoio e una certa insofferenza nei confronti dell’ambiente inglese hanno accelerato la separazione, chiudendo un’esperienza breve ma significativa.
Una nuova occasione rossonera
Dopo due stagioni tra alti e bassi, il Milan è pronto a rilanciare Ruben Loftus-Cheek. L’inglese, arrivato dal Chelsea con grandi aspettative, aveva stupito al primo anno con Stefano Pioli, mettendo a segno 10 gol e mostrando sprazzi del suo potenziale. Tuttavia, l’ultima stagione è stata un passo indietro: gli infortuni lo hanno tormentato, compromettendo la continuità e rendendolo marginale sia con Fonseca sia con Conceição.
Ora, con il ritorno in panchina di Massimiliano Allegri, il centrocampista classe ’96 si gioca le sue carte. Il tecnico toscano e il nuovo direttore sportivo Igli Tare vedono in lui una mezzala moderna, completa e funzionale al sistema rossonero. «Loftus-Cheek è uno dei centrocampisti più completi d’Europa», ha dichiarato Tare, ribadendo la fiducia nelle qualità tecniche dell’ex Chelsea.

Il nodo fisico e il pressing della Lazio
Il punto critico resta la tenuta atletica. Già ai tempi dei Blues, i problemi muscolari ne avevano minato la carriera, spingendo il club londinese alla cessione. Per il Milan sarà fondamentale una gestione fisica mirata, che Allegri ha intenzione di impostare già durante il ritiro estivo, lavorando per farne un perno della nuova mediana.
Nel frattempo, non sono mancati segnali d’interesse da parte di altri club, tra cui la Lazio di Sarri, tecnico che lo ha valorizzato al massimo in passato. Ma al momento i rossoneri sembrano convinti: Loftus-Cheek è ancora centrale nel loro progetto.