MODENA – Non in conferenza stampa, ma ai microfoni della trasmissione televisiva “Gialli di Sera” su TRC, Leandro Chichizola ha raccontato il momento del Modena, le sue sensazioni personali e le aspettative in vista della sfida di domenica al “Barbera” contro il Palermo.
Sul primo posto e sul lavoro del gruppo, il portiere argentino ha dichiarato: «Lavoriamo forte e abbiamo lavorato bene fin dal ritiro. Siamo una squadra difficile da battere, un gruppo molto buono dove ognuno sa cosa deve fare in campo e questo è molto importante. Bisogna continuare su questa strada che ci sta portando punti. Non guardiamo tanto il risultato, abbiamo le idee chiare e cerchiamo di essere protagonisti e di arrivare tanto nell’area avversaria».
Sui traguardi stagionali, Chichizola ha aggiunto: «Siamo solo all’inizio, ma l’idea è quella di lasciare un segno nel campionato e nella città. Siamo sulla strada giusta, anche se dobbiamo stare attenti ai problemi che potrebbero presentarsi più avanti».
Interpellato sulle favorite della Serie B, il portiere non ha esitato: «Palermo e Venezia».
Poi un pensiero sul suo ambientamento: «A Modena mi sto trovando benissimo. È una città tranquilla, a cui piace il calcio e dove mi sento a mio agio».
Uno dei motivi della sua scelta è stato proprio l’ambiente: «Sapevo che la società è solida e ambiziosa. Ho conosciuto il presidente in occasione dell’apertura dello Store e mi è sembrata una persona molto vicina alla squadra, e questo è un grande punto di forza».
Chichizola ha poi parlato del gruppo: «All’inizio ho legato tanto con Zampano, che è stato mio compagno di stanza. Vado d’accordo con tutti: è difficile trovare uno spogliatoio così sano, dove tutti lavorano per il bene comune».
Sul suo ruolo in campo: «Mi piace comunicare e tenere sempre alta l’attenzione dei difensori. Piano piano ci stiamo conoscendo tutti meglio».
Sul lavoro con il tecnico: «Con Sottil si lavora molto bene, è un professionista serio e cura ogni dettaglio. Anche Tomei, l’allenatore dei portieri, è una figura preziosa per noi».
E sui giovani del reparto: «Bagheria e Pezzolato stanno crescendo tantissimo, sono migliorati tanto in questi mesi e mi auguro che continuino su questa strada».
Il portiere argentino ha poi ricordato un precedente felice al “Barbera”: «In occasione di un Palermo-Spezia di Coppa Italia siamo passati ai rigori: ho parato il quarto penalty e poi ho segnato anch’io. È un bel ricordo».
Guardando alla partita di domenica, Chichizola ha sottolineato: «Andremo là con le nostre armi a fare la nostra partita. Vogliamo comandare il gioco con e senza palla, ma sempre con umiltà e i piedi per terra. Il Palermo ha giocatori forti e in casa è ancora più temibile, ma noi vogliamo fare una grande gara».
Un passaggio anche sull’ex Palumbo, oggi in rosanero: «L’ho conosciuto quest’estate, è un bravo ragazzo. Farà di tutto per difendere i colori del Palermo, ma speriamo di riuscire a limitarlo».
Sul legame con i tifosi: «Cerchiamo di dare tutto per questa maglia e i tifosi ci ricambiano. Dopo il pareggio con l’Avellino erano lì a sostenerci, e questo significa tanto. Le cose belle si fanno sempre insieme».
Sulla Serie B: «È un campionato equilibrato, dove anche le squadre in basso possono creare problemi a chiunque».
Un paragone con il passato a Parma: «Quel Parma con cui sono andato in Serie A era simile a questo Modena. Quell’anno facevamo tanti gol, ma oggi siamo più solidi e compatti».
Sulla scelta di vestire il gialloblù: «Catellani mi aveva parlato del Modena da anni. Quest’estate ho deciso di accettare e le società hanno trovato subito l’accordo».
Poi un accenno alla sua vita fuori dal campo: «Mi piace portare i bambini a scuola, cucinare e stare con la famiglia».
Sull’atteggiamento in campo: «Bisogna saper leggere i momenti. Capire quando costruire e quando lanciare lungo in base alla pressione avversaria».
Riguardo alla sua carriera: «Da bambino sogni di giocare, ma non immagini fin dove puoi arrivare. C’è tanto sacrificio dietro. Non sono ancora a fine carriera e voglio scrivere ancora qualche pagina. Mi sento ancora un ragazzino».
Chichizola ha poi ripercorso i suoi inizi: «Sono cresciuto nel River Plate, dove sono arrivato a 13 anni. Ho vinto un campionato e la mia seconda partita fu un River-Boca finito 1-1 con gol di Martin Palermo».
Sulla sua esperienza in Italia: «Avevo voglia di giocare di più e grazie alla cittadinanza italiana ho avuto la possibilità di venire qui».
Un ricordo speciale su Buffon: «È uno dei motivi per cui sono andato a Parma. Per noi stranieri vedere lui è qualcosa di unico. È stato un onore lavorare al suo fianco, una delle esperienze più belle della mia carriera».
Sui suoi modelli di riferimento: «Buffon è inarrivabile. In Argentina mi piaceva molto Carrizo».
Infine, due riflessioni personali: «Non ho rammarico per non essere mai stato convocato in Nazionale. Giocare per il proprio Paese è il sogno di ogni calciatore, ma sono felice di quello che ho costruito».
E su Pio Esposito, suo ex compagno allo Spezia: «Ha un grande futuro, è umile e lavora per la squadra. Deve solo restare sereno e continuare così».
Chiude con uno sguardo al futuro: «Giocare in Serie A sarebbe bellissimo, ma mancano ancora 31 giornate».