Chelsea nei guai: 74 violazioni contestate dalla FA, club a rischio sanzioni pesanti
Il Chelsea torna nell’occhio del ciclone. La Football Association ha accusato i Blues di 74 violazioni delle regole federali, principalmente legate alla collaborazione con agenti e agli investimenti di terze parti sui giocatori. I fatti contestati risalgono al periodo tra il 2009 e il 2022, ossia per gran parte dell’era Abramovich.
Le accuse della FA
Secondo il comunicato ufficiale, le irregolarità si riferiscono soprattutto alle stagioni dal 2010/11 al 2015/16. L’attuale proprietà, guidata dal consorzio Boehly-Clearlake, avrebbe scoperto le anomalie durante la due diligence per l’acquisizione del club nel 2022, denunciando tutto alla federazione.
Il Chelsea avrà tempo fino al 19 settembre per presentare la propria difesa davanti a una commissione disciplinare indipendente.
I possibili scenari
Se le accuse venissero confermate, la sanzione più probabile resta una maxi-ammenda economica. Non sono però escluse conseguenze più gravi:
detrazione di punti in classifica, nel caso in cui si dimostrasse che le violazioni abbiano inciso sull’integrità delle competizioni;
blocco del mercato, come già avvenuto nel 2019 per il tesseramento irregolare di minorenni stranieri;
sospensioni individuali per dirigenti e intermediari coinvolti.
Precedenti e timori
Il precedente del 2019 – con il blocco ridotto a una sessione di mercato dopo ricorso – pesa come monito. Stavolta, con 74 capi d’accusa, la posta in gioco potrebbe essere ben più alta.
Il verdetto della commissione FA è atteso dopo l’udienza fissata per fine settembre. Nel frattempo, il futuro dei Blues resta sospeso tra multe salate e il rischio di sanzioni sportive.