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Cecconi: «Inzaghi mi piace. Palermo da A, ma servono motivazioni e continuità»

Nell’intervista raccolta da Alessandro Geraci per Repubblica Palermo, l’ex bomber Luca Cecconi racconta le emozioni che precedono Empoli–Palermo, una sfida che per lui ha un significato doppio. Due realtà che lo hanno segnato da calciatore e da tecnico si incroceranno domenica, in un appuntamento che – come ribadito da Geraci su Repubblica Palermo – Cecconi non intende perdere: «Sarò certamente allo stadio, abito lì vicino, non posso mancare».

Alla domanda su chi tiferà, Cecconi risponde con ironia: «Il mio cuore è decisamente… invecchiato. Guardo tutte le partite e prediligo la squadra che gioca meglio. Voglio comportamenti sani: in Serie A ci sono tecnici e giocatori con atteggiamenti insopportabili. Io tifo per il gioco leale».

Empoli e Palermo arrivano al confronto con tre punti di differenza e ambizioni diverse, ma entrambe con margini di crescita. «L’Empoli è una di quelle formazioni di cui si parla sempre poco – osserva Cecconi nell’intervista pubblicata da Geraci per Repubblica Palermo –. Stanno migliorando, viaggiano a fari spenti, ma hanno ambizioni. Inoltre sarà interessante vedere Dionisi contro la sua ex squadra».

Sull’allenatore rosanero, Cecconi non usa mezzi termini: «Di Inzaghi ho un’ottima impressione. Mi piace, lo vedo appassionato, preparato. Ha già vinto campionati e le sue squadre hanno mentalità». In avanti, Pohjanpalo è la certezza mentre Brunori, spiegano Cecconi e Geraci su Repubblica Palermo, sta pagando i compiti extra del suo nuovo ruolo: «È un centravanti e, dovendo spostarsi per aiutare la squadra, perde un po’ di pericolosità».

Il ricordo dell’esperienza a Empoli è vivido: «Abbiamo conquistato una promozione inattesa. Questa squadra invece è più strutturata, anche se ha un bacino d’utenza piccolo e non può permettersi passi più lunghi della gamba». Ancora più profonda, però, la traccia lasciata da Palermo: «Un periodo stupendo. Il primo anno retrocedemmo, doloroso ma emotivamente importante. Poi la risalita e la Coppa Italia. Quell’annata me la sento addosso. Mi è dispiaciuto andare via».

Sul futuro dei rosanero, Cecconi resta fiducioso ma lucido: «Possono andare in A. Manca tanto e può succedere di tutto. Gennaio sarà una finestra utile, ma non si può pretendere l’impossibile: i giocatori troppo forti restano in A e chi arriva deve avere le giuste motivazioni».

La chiosa è dedicata alla corsa promozione: «Monza e Venezia le vedo un gradino sopra, ma il Palermo può colmare le distanze. È fondamentale arrivare terzi se non si rientra nelle prime due. E soprattutto arrivarci con lo spirito giusto, senza rimpianti», conclude Cecconi nell’intervista firmata da Alessandro Geraci per Repubblica Palermo.

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Redazione Ilovepalermocalcio