Palermo non ha mai dimenticato Edinson Cavani, e oggi l’ex attaccante rosanero torna a far parlare di sé non per un gol, ma per un gesto di straordinaria umanità. Il “Matador”, oggi al Boca Juniors, ha infatti contribuito a salvare la vita di Ema, la figlia del giornalista uruguaiano Rafa Cotelo, colpita da una grave patologia cerebrale.
Come riportato dai media uruguaiani, la bambina ha avuto bisogno urgente di un delicato intervento a Buenos Aires. Arrivati in ospedale, i medici hanno confermato la necessità di operare immediatamente, ma l’intervento poteva iniziare soltanto dopo il pagamento in contanti. Una richiesta che ha messo la famiglia di fronte a un ostacolo insormontabile.
È qui che è entrato in scena Cavani. Contattato dallo stesso Cotelo, l’ex Palermo non ha esitato un istante: ha incaricato un amico, gestore di una tanguería, di consegnare direttamente all’ospedale la somma necessaria. L’uomo si è presentato con una scatola piena di contanti e tre parole che resteranno impresse per sempre nella memoria del giornalista: «Me l’ha mandato Edi».
Grazie a quel gesto, i medici hanno potuto operare immediatamente Ema. L’intervento è stato riuscito e la piccola ora sta bene. Cotelo, intervenuto in televisione al programma Polifonía di Alejandro Fantino, ha ringraziato pubblicamente Cavani: «Ha un cuore enorme. Ha agito in silenzio, senza pubblicità, come se fosse un gesto qualsiasi».
Un gesto che a Palermo non sorprende. Cavani è arrivato in Sicilia nel 2007, diventando in breve tempo idolo dei tifosi rosanero con la sua grinta, i suoi gol e il suo carattere sempre umile. Oggi, a distanza di anni, conferma di essere non solo un grande campione in campo, ma anche un uomo capace di restituire speranza con un atto semplice e silenzioso.
Un’altra pagina speciale di una carriera che, partita proprio dal Barbera, continua a intrecciarsi con le emozioni e i ricordi dei tifosi palermitani.