Come scrive Gianluca Scaduto su Tuttosport, è forse nata una stella. Si chiama Alphadjo Cissé, ha 19 anni, è nato a Treviso da genitori guineani, gioca da trequartista ma ha già dimostrato di essere molto di più: un fantasista moderno, capace di accendere il gioco e decidere le partite.
Sabato sera, al Ceravolo, il giovane talento di proprietà del Verona e in prestito al Catanzaro ha siglato la rete che ha regalato ai calabresi la prima vittoria stagionale — e, di fatto, salvato la panchina di Alberto Aquilani. Una rete pesantissima, arrivata contro il Palermo di Inzaghi, considerato una delle favorite per la promozione dopo i grandi investimenti del City Group.
Come evidenzia Scaduto su Tuttosport, Cissé ha segnato la metà dei gol del Catanzaro (4 su 8) e si è guadagnato la fiducia del ct dell’Under 21 Silvio Baldini, che lo ha convocato per la prima volta lo scorso 3 ottobre. Un riconoscimento meritato per un ragazzo che in campo mostra tecnica, visione e personalità.
Già lo scorso 20 settembre, a Reggio Emilia, aveva stupito tutti con una doppietta nel 2-2 contro la Reggiana, impreziosita da una punizione magistrale “da numero 10 vero”. In precedenza, aveva segnato anche al Monza, con un gol spettacolare ma inutile, in una gara poi persa 2-1.
Come ricorda Tuttosport, il Verona può oggi fregarsi le mani: il club veneto ha creduto in Cissé sin da bambino, quando fu scoperto da Massimo Margiotta e portato nel vivaio del Giorgione. Da lì, il passaggio naturale all’Hellas, con cui ha già esordito in Serie A: un minuto contro la Lazio il 16 settembre 2024 e sei contro il Milan lo scorso febbraio.
Quest’estate il Verona ha deciso di mandarlo a Catanzaro, consapevole che Aquilani, tecnico abituato a lavorare con i giovani, sarebbe stato il mentore ideale. Prima del gol al Palermo, Cissé aveva già una quotazione di due milioni di euro (fonte Transfermarkt), ma il suo valore potrebbe presto salire.
Scaduto invita però alla calma: «Non bisogna mettergli fretta, né scomodare paragoni eccessivi». Alcuni lo hanno accostato a Lamine Yamal, paragone che l’autore definisce «una sciocchezza» per un ragazzo che sta solo iniziando a costruire la propria carriera. L’importante, spiega, è accompagnarne la crescita con equilibrio, anche in ottica azzurra.
In coppia con Pietro Iemmello, bandiera e anima del Catanzaro, Cissé può diventare la chiave per riportare i giallorossi a un campionato in linea con le ultime due stagioni chiuse ai playoff. Dopo il successo sul Palermo, si respira ottimismo al Ceravolo: mercoledì a Mantova arriverà la conferma se davvero la favola di Cissé è appena cominciata.