
L’ennesima tempesta si è abbattuta sul Palermo, rimarcando l’essenza della stagione altamente fallimentare, sotto tutti i punti di vista, che ha travolto la squadra rosanero. La sconfitta esterna contro la Viterbese, infatti, non ha tolto ai siciliani soltanto la residua possibilità di poter competere per i piazzamenti nobili della zona playoff, ma ha tranciato direttamente le gambe al percorso, avviato questa estate e riempitosi di tanti proclami, che elevava il tecnico Roberto Boscaglia a ipotetico trascinatore del ritorno del Palermo nel calcio che conta. Una scelta resasi necessaria a causa del campionato estremamente negativo, ma al contempo sorprendente considerando il modus operandi della società di viale del Fante, che ha preferito “giocare in casa” puntando su Giacomo Filippi, vice del tecnico gelese, per allontanare lo spettro di un altro contratto che avrebbe appesantito ulteriormente la non rosea situazione finanziaria del club. Una svolta tanto richiesta dai tifosi, ma sicuramente ricca di ombre: additare come unico responsabile l’ex allenatore dell’Entella sarebbe un po’ come sparare sulla croce rossa, considerando le gravi lacune mostrate dalla dirigenza in sede di mercato, che non hanno fatto altro che evidenziare l’incapacità di consegnare al tecnico una squadra adatta a competere per l’alta classifica. Risultato? Obiettivi ridimensionati in men che non si dica, squadra senza anima e tecnicamente inferiore alle concorrenti, oltre al contratto biennale di Boscaglia che resta sul groppone.
Tralasciando la dietrologia e le voci sui rapporti interpersonali nello spogliatoio, Giacomo Filippi, alla prima vera esperienza da capo allenatore, si giocherà una delle occasioni più importanti della sua carriera nel derby contro il Catania. Impresa non da poco, considerando le difficoltà dell’incontro e il precario stato di salute del gruppo, chiamato a rifugiarsi nel ritiro di Comiso per ritrovare tranquillità e nuove motivazioni. In caso di risultato positivo, infatti, il tecnico di Partinico potrebbe strappare la conferma fino al termine della della stagione. Al contempo, appare difficile anche la possibilità che la società possa ingaggiare una nuova figura di spessore. Di fronte ci sarà un Catania “intenerito” da tre pareggi consecutivi, ma non per questo incapace di creare seri problemi a Pelagotti e compagni. Gli etnei, infatti, stazionano al quinto posto dopo le difficoltà societarie della scorsa estate e sono in piena corsa per un piazzamento migliore. Ilovepalermocalcio presenta le ultime e le probabili formazioni di Catania-Palermo.
ULTIME CATANIA: il morale non è dei migliori tra gli etnei che, però, possono vantare una maggiore tranquillità rispetto ai rivali. La vittoria manca da cinque partite, quando la banda Raffaele riuscì ad imporsi 1-0 tra le mura amiche contro la Virtus Francavilla. Poi la batosta esterna contro la Ternana e tre pareggi consecutivi contro Bari, Paganese e Vibonese che hanno lasciato rammarico e la sensazione che si potesse ottenere qualcosa in più. Il secondo posto, difficilmente raggiungibile a meno di clamorose débâcles degli avversari, è distante dieci punti. Resta, però, alla portata il quarto posto con il Catanzaro distante soltanto quattro lunghezze. Come affermato dal tecnico nativo di Barcellona Pozzo di Gotto, “il derby arriva nel momento migliore per sfruttare la spinta emotiva e tornare al successo”.
Buone notizie per i rossazzurri che ritrovano il difensore Sales e l’attaccante Volpe. Ancora out Tonucci per squalifica e gli infortunati Piccolo, Zanchi e Martinez. Per il resto, Raffaele dovrebbe avere a disposizione tutti gli effettivi.
Raffaele dovrebbe tornare al 3-4-3. Davanti al portiere Confente, trio difensivo composto da Giosa, Silvestri e Sales. Calapai e Pinto sulle fasce, con Welbeck e Dall’Oglio al centro. In avanti, Russotto sulla fascia destra, con Di Piazza leggermente favorito sull’altro palermitano Golfo per un posto sulla sinistra. Al centro Sarao verso la conferma.
ULTIME PALERMO: umore nero nel gruppo rosa. Sembra quasi un gioco di… colori, ma è l’amara verità. I risultati deludenti delle ultime uscite non sono altro che il prodotto di uno spogliatoio crepato, arresosi al nervosismo, come evidenziato dalla lite in allenamento fra Almici e Kanoute e dalle conseguenti e ingenue espulsioni del terzino e di Odjer nella sfida contro la Viterbese. Il neo-tecnico Filippi, quindi, dovrà lavorare sulla testa dei suoi giocatori e recuperarli. La sfida col Catania può prepararsi da sola sull’onda emotiva, ma in una situazione del genere nulla può essere dato per scontato.
Quello che si presenterà alle falde dell’Etna sarà un Palermo falcidiato dalle assenze, in un’emergenza lontana, per fortuna, da quella della gara d’andata che vide soltanto dodici calciatori a disposizione per via dell’esplosione del focolaio di Covid-19. Inevitabile l’assenza degli squalificati Saraniti, Almici e Odjer. Kanoute ancora fuori dai convocati per i motivi disciplinari prima citati. Restano a casa anche gli indisponibili Doda, Corrado e Lancini. Qualche dubbio nel ritiro di Comiso: in conferenza stampa il tecnico di Partinico ha confermato le condizioni non ottimali di Rauti, ma al contempo ha sollevato i dubbi su Valente, definendolo a “pieno regime”. Nessun problema per Peretti, che nella sfida contro la Viterbese è uscito anzitempo a causa di crampi.
L’intento di Filippi sarebbe quello di dare un segnale di discontinuità rispetto all’operato di Boscaglia ma, considerando il poco tempo a disposizione per preparare la sfida, c’è la sensazione che possa proporre il consolidato 4-3-3, affidandosi agli uomini più esperti. Davanti a Pelagotti, pronta la coppia di centrali Marconi-Somma, con Crivello a sinistra e Accardi a destra. Certezza De Rose a centrocampo, qualche dubbio in più per le altre due maglie a disposizione: dovrebbero spuntarla Luperini e il capitano Santana, con Martin che insegue. In avanti impossibile rinunciare a Lucca. Qualche movimento sulle fasce: pronto il ritorno da titolare di Silipo sulla destra. Per la fascia sinistra, invece, Floriano appare favorito sul ristabilito Valente.
ARBITRO: la gara sarà diretta da Matteo Marcenaro. Il fischietto di Genova verrà coadiuvato dagli assistenti Marco Ceccon di Lovere e Cosimo Cataldo di Bergamo. Quarto uomo ufficiale Francesco Cosso di Reggio Calabria.
PROBABILI FORMAZIONI:
CATANIA (3-4-3): Confente, Giosa, Silvestri, Sales, Calapai, Welbeck, Dall’Oglio, Pinto, Russotto, Sarao, Di Piazza. All. Raffaele. A disposizione: Santurro, Albertini, Claiton, Izco, Maldonado, Rosaia, Reginaldo, Golfo, Manneh, Volpe, Vrikkis.
PALERMO (4-3-3): Pelagotti; Accardi, Marconi, Somma, Crivello; Santana, De Rose, Luperini; Silipo, Lucca, Floriano. All. Filippi. A disposizione: Fallani, Peretti, Marong, Palazzi, Martin, Broh, Rauti, Valente.
BALLOTTAGGI: Santana 60% – Martin 40% / Floriano 60% – Valente 40%.