SERIE B

Cassano bacchetta la Samp e applaude l’Entella: «A Genova paura, a Chiavari competenza»

Antonio Cassano torna a parlare — e come sempre, non le manda a dire. Intervistato da Il Secolo XIX, l’ex fuoriclasse barese ha commentato il momento della Sampdoria e il campionato di Serie B, alternando affetto, schiettezza e un pizzico della sua inconfondibile ironia.

«Ho l’impressione che i giocatori della squadra attuale abbiano paura a scendere in campo a Marassi, di fronte a questo pubblico», ha detto Cassano. «Ai miei tempi nemmeno il Real Madrid o il Barcellona ci avrebbero vinto. Si partiva sempre da 1-0 per noi. Hanno capito o no quali tifosi hanno alle spalle? Il Ferraris deve essere un fortino, lì vanno vinte tutte. Poi fuori, te le vai a giocare».

«Coda va messo nelle condizioni giuste»

L’ex fantasista, che conosce bene diversi giocatori della rosa blucerchiata, ha poi commentato i singoli: «Hai un ragazzo forte come Coda, con cui ho giocato a Parma, che ha segnato quasi 150 gol in B, e va sfruttato. Ma non puoi chiedergli di partire dalla metà campo e farsi 60 metri di campo. Va assistito. Servono qualità, aggressione degli spazi, pressione alta».

Cassano ha anche parlato con simpatia del giovane Pafundi: «Mi piace, peccato per l’infortunio. Prima o poi andrò a trovarlo e gli dirò: “Fatti dare la palla e, se non te la danno, mandali a quel paese”».

E ancora: «Ci sono Barak, Ferrari, Henderson, Depaoli… non posso pensare che la Sampdoria faccia un campionato da schifo come quello scorso. Non è possibile. E poi c’è Donati, con cui ho giocato in Under 21».

«Entella, club modello che non sbaglia mai»

Cassano ha riservato parole di stima anche per la Virtus Entella, impegnata nella stessa categoria: «Quella scorsa è stata una stagione miracolosa per i biancocelesti, e quest’anno sarà ancora più difficile. È un club unico: fa quadrare i conti, ama le cose semplici e basa tutto su giocatori che danno il massimo in un ambiente che profuma di casa e di famiglia».

L’ex attaccante ha elogiato anche la dirigenza: «Superbi e Matteazzi sono competenti e hanno l’occhio lungo. È entrato anche Dell’Aversana, il genero di Gozzi, bravissimo pure lui. Anche se devono sempre guardare ai conti, non sbagliano mai. Peccato per l’assenza di Guiu, ha dei numeri importanti. E sento parlare molto bene dell’allenatore, Chiappella».

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Redazione Ilovepalermocalcio