Caos Nazionale: “Gattuso non è un simbolo, IN PANCHINA SCELGO BUFFON” | Ribaltone dell’ultima ora

Buffon

Buffon - fonte lapresse - ilovepalermocalcio

La scelta del nuovo commissario tecnico della Nazionale non ha messo d’accordo proprio tutti.

La FIGC ha ufficializzato l’incarico di Commissario Tecnico della Nazionale italiana a Gennaro Gattuso. «È un simbolo del nostro calcio – ha dichiarato il presidente Gabriele Gravina – e incarna lo spirito azzurro. La sua motivazione, esperienza e dedizione saranno cruciali per i prossimi impegni internazionali». L’ex centrocampista ha accettato l’incarico sposando il progetto di rilancio della Federazione, che punta sulla Nazionale come perno strategico per il futuro.

Tutti i contratti sono già stati definiti grazie al lavoro dell’avvocato Giancarlo Viglione. Tra i nomi più noti figura Leonardo Bonucci, appena ritiratosi dal calcio giocato. Il suo recente passato da difensore, specialista nella linea a tre, sarà un valore aggiunto. Con Gattuso aveva già collaborato nella stagione 2017-18 al Milan, quando uno era tecnico e l’altro capitano.

Il vice allenatore sarà Luigi Riccio, legatissimo a Gattuso da un’amicizia che dura da oltre venticinque anni. I due si conobbero al Perugia e poi volarono insieme ai Glasgow Rangers nel 1997. Pur avendo seguito percorsi diversi da calciatori, sono rimasti uniti: Riccio è stato al fianco di Ringhio in ogni sua esperienza da allenatore, condividendo vita privata e professionale.

Tra i collaboratori figurano anche Bruno Dominici e Dino Tenderini per la preparazione atletica, Roberto Perrone e Cristiano Lupatelli per i portieri, e Marco Sangermani come match analyst, affiancato da Mannucci e Baldi. Uno staff costruito con fiducia, continuità e legami profondi.

«Scelta che non condivido»

Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha commentato senza mezzi termini la nomina di Gennaro Gattuso a Commissario Tecnico della Nazionale italiana. Intervistato da La Politica nel Pallone su Gr Parlamento, ha espresso dubbi sulla scelta della FIGC, pur augurando il meglio all’ex centrocampista e alla squadra azzurra: «Le critiche a posteriori servono a poco, ma io i miei leciti dubbi li avevo esposti a Gravina prima della decisione». Secondo La Russa, definire Gattuso un simbolo del calcio italiano è una forzatura: «Semmai Buffon lo è, e forse è lui dietro questa scelta. E allora poteva essere il selezionatore».

L’esponente politico ha proseguito indicando altri nomi che ritiene più rappresentativi: «Totti, Del Piero, Nesta, Cannavaro… sono loro i veri simboli. Nessuno ha pensato a Pippo Inzaghi, sarebbe stato un candidato ideale». Pur accettando la scelta ormai fatta, La Russa ha lanciato un monito alla Federazione: «Chi si prende i meriti del successo, dovrà assumersi anche le responsabilità di un eventuale insuccesso».

La Russa
La Russa – fonte Facebook – ilovepalermocalcio

«Non è il calcio di Ringhi0»

Sulla possibilità di altre soluzioni, La Russa ha aggiunto: «Ranieri e Mancini forse avrebbero accettato, e Mancini è ancora disponibile. E perché no Mourinho? In passato abbiamo avuto Helenio Herrera…».

Il suo ragionamento si chiude con un’idea suggestiva: «Il nostro non è un calcio da ‘Ringhio’, è il calcio di Rivera, Baggio, Del Piero, Zenga… Ecco, perché non Zenga?». Un’opinione netta che riflette un certo scetticismo istituzionale sulla nuova guida tecnica azzurra.