L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Andrea Silipo che potrebbe presto avere la propria occasione.
Due giorni ancora per convincerlo, per invertire la gerarchia e ribaltare dunque la sua posizione di “incompreso”. Andrea Silipo sta provando a mettere un tarlo nella testa di Silvio Baldini, un ronzio di sottofondo non per infastidire, ma per legittimare evidentemente una chance dal primo minuto.
Quella che il tecnico toscano in sette partite gli ha mai dato. E dire che il baby cresciuto nella Roma è l’unico in organico con le caratteristiche di trequartista puro, quello che può sparigliare le carte sulla trequarti, creare superiorità numerica con un dribbling, un’invenzione, un tunnel all’avversario. Eppure Baldini, fino adesso, lo ha tenuto in naftalina concedendogli davvero pochi sprazzi.
Sotto la gestione dell’allenatore subentrato a Filippi ha giocato soltanto 75’. Un frame, un lampo, troppo poco per dimostrare per incidere, per illuminare. Baldini gli ha sempre preferito Luperini che fantasista non è. Come se non bastasse lo ha sempre preferito da esterno destro della linea a tre dietro al terminale offensivo, sempre a destra poi, una sorta di alternativa a Valente che è considerato un titolare inamovibile.