Brescia – La situazione del Brescia Calcio si fa sempre più critica. Dopo la scadenza del termine ultimo per il pagamento degli emolumenti ai dipendenti e dei versamenti previdenziali e fiscali necessari all’iscrizione al prossimo campionato, il rischio fallimento è concreto. E in attesa della comunicazione ufficiale da parte della FIGC – prevista non prima del 26 giugno – arriva ora la presa di posizione del Comune di Brescia.
In una nota ufficiale riportata dal Giornale di Brescia e rilanciata da Tuttomercatoweb, l’amministrazione guidata dalla sindaca Laura Castelletti ha dichiarato:
«Oggi è scaduto il termine ultimo per adempiere al pagamento degli emolumenti ai dipendenti e ai versamenti previdenziali e fiscali previsti, necessari all’iscrizione della società Brescia Calcio al prossimo campionato professionistico».
«Alla luce delle informazioni attualmente disponibili, le trattative tra la proprietà e potenziali investitori, nelle quali l’Amministrazione comunale non poteva avere un ruolo attivo, sembrano irrimediabilmente in stallo. Quindi, in assenza di segnali che facciano presagire il rispetto degli adempimenti richiesti, il Comune ha deciso di intervenire per provare a tutelare la continuità del calcio a Brescia e il valore sportivo, sociale e identitario che esso rappresenta».
«Nel caso in cui il Brescia Calcio non dovesse ottenere la licenza per la prossima stagione, verrà formalizzata una comunicazione ufficiale da parte degli organi competenti, peraltro non prima del 26 giugno, che ne attesterà l’esclusione dal campionato».
Il piano del Comune: contatti con club della provincia
Pur non attendendo l’ufficialità dell’esclusione, l’amministrazione comunale ha già iniziato a muoversi concretamente:
«Senza attendere la scadenza per le inevitabili decisioni degli organi federali, l’Amministrazione Comunale si è messa subito al lavoro come facilitatore istituzionale in questa fase esplorativa, con la volontà di tutelare gli interessi della comunità sportiva bresciana e si è resa disponibile a sostenere, con gli strumenti che le sono propri, un percorso condiviso che salvaguardi l’identità calcistica di Brescia, nella legalità, nella trasparenza e con spirito costruttivo».
L’obiettivo è quello di avviare un dialogo con club già esistenti e iscritti al campionato di Serie C, con sede nel territorio provinciale:
«A tal fine, intende avviare un’interlocuzione con una (o più di una) società sportiva già esistente, attualmente iscritta al campionato di Serie C, con sede nel territorio provinciale. La sindaca ha già attivato contatti con i rappresentanti di FeralpiSalò, Lumezzane e Ospitaletto – rispettivamente Giuseppe Pasini, Lodovico Camozzi e Giuseppe Taini – per sondare la disponibilità ad avviare un tavolo di confronto con il Comune».
Una mossa che testimonia la volontà istituzionale di evitare il blackout sportivo, garantendo continuità e rappresentanza calcistica alla città. L’epilogo della vicenda è ancora incerto, ma Brescia prova a non arrendersi.