Nuovo capitolo nella vicenda giudiziaria che coinvolge il Brescia Calcio. Dopo la decisione del Tribunale Federale Nazionale, che in primo grado aveva inflitto 8 punti di penalizzazione al club lombardo per il caso contributi (4 da scontare nella stagione appena conclusa e altri 4 nella prossima), il club biancazzurro ha deciso di impugnare il provvedimento.
Nella serata di martedì, i legali del Brescia hanno depositato formalmente il ricorso presso la Corte federale d’Appello, che ha già fissato l’udienza per lunedì 10 giugno.
Una difesa dettagliata e articolata
Secondo quanto trapela, la difesa del club avrebbe risposto punto per punto alle motivazioni espresse dal TFN nel dispositivo, articolando una memoria difensiva molto dettagliata. L’obiettivo è evidente: ottenere una riduzione della sanzione, se non addirittura l’annullamento parziale o totale della penalizzazione.
La sanzione, che ha inciso sul destino sportivo della squadra condizionando direttamente la classifica di Serie B, è stata originata da irregolarità nei versamenti contributivi e nell’utilizzo di crediti d’imposta ritenuti non conformi.
Play-out ancora in bilico
Il verdetto della Corte sarà cruciale anche per definire il quadro dei play-out di Serie B. La disputa degli spareggi salvezza è infatti ancora sospesa, in attesa che il ricorso venga esaminato e giudicato. Le date inizialmente previste (15 e 20 giugno) restano al momento congelate, ma l’intento della Lega Serie B è rispettare il calendario, a patto che l’esito dell’appello arrivi in tempi utili.