Classe 2004, cresciuto nel Lentigione e promosso alla Reggiana, Simone Bonetti sta vivendo un momento speciale. Le emergenze in difesa lo hanno portato a giocare con continuità tra i titolari e l’esordio in Serie B è arrivato in uno scenario da brividi: il “Barbera” di Palermo, gremito da 32mila spettatori.
Il giovane difensore granata racconta le sue sensazioni: «Fanno un bell’effetto, ma quando scendi in campo pensi solo alla partita, alle indicazioni del mister e dello staff. Ero più preoccupato per il viaggio in aereo che per la partita. Giocare in uno stadio vero come il “Barbera” è stato motivo di orgoglio per me, dopo le stagioni trascorse al “Levantini”».
Il salto dalla Serie D alla Serie B non è semplice, ma Bonetti sottolinea il sostegno ricevuto: «Chi mi supporta ha reso tutto più facile: società, staff, amici, famiglia. La Serie D è molto formativa per i giovani, ci sono tanti giocatori esperti ed ex professionisti che ti danno consigli. La Serie B è un bel salto, ma mi sono preparato per essere pronto e cerco di ascoltare i consigli dei compagni quotidianamente».
Sul percorso personale, il difensore non nasconde l’orgoglio di rappresentare i colori della sua città: «Da reggiano sento la responsabilità di onorare la maglia granata, ma penso sempre a migliorarmi giorno dopo giorno. Devo ringraziare il mister Dionigi e il suo staff, l’importante è ripagare la fiducia che mi danno ogni giorno».
Anche i ricordi d’infanzia fanno parte del percorso: «Quando ero nelle giovanili della Reggiana ci facevano entrare allo stadio per vedere la prima squadra e sotto la curva raccoglievamo un ciuffo d’erba come ricordo. Sabato ho avuto la possibilità di rigiocarci e sono davvero orgoglioso».
Bonetti guarda già avanti: «Devo crescere nella fase difensiva, ascolto sempre i compagni più esperti come Rozzio, Papetti e Libutti. Ho ampi margini di miglioramento».
E sui prossimi impegni: «La Reggiana ha un’identità precisa grazie al mister, sappiamo adattarci agli avversari. Negli ultimi giorni di rifinitura andremo nel dettaglio per impostare al meglio la nostra manovra».