Resta forte lo sconcerto per l’aggressione avvenuta martedì scorso allo skatepark di Bonagia, dove due giovani e un medico sono stati picchiati brutalmente da un gruppo di ragazzini. Una violenza che arriva proprio a ridosso dell’apertura ufficiale dell’impianto, prevista entro dicembre tra via Guido Rossa e via della Giraffa, nel cuore di una delle periferie più complesse di Palermo. Uno degli aggrediti ha riportato una frattura scomposta alle ossa nasali.
L’assessore comunale allo Sport Alessandro Anello, con una lunga nota, condanna senza esitazioni quanto accaduto e ribadisce l’importanza del progetto: «L’episodio di violenza è un fatto molto grave e tristissimo, per il quale auspico che i responsabili siano individuati al più presto dalle forze dell’ordine e puniti in modo severissimo». Parole nette, a cui Anello affianca gli auguri di pronta guarigione alle vittime del pestaggio.
L’assessore definisce l’impianto di Bonagia un’opportunità decisiva per il quartiere e per l’intera città: «L’impianto, che l’amministrazione comunale conta di inaugurare entro dicembre, sarà il più grande skatepark della Sicilia e del Sud Italia, progettato in sinergia con la Skate Italia – Federazione italiana sport rotellistici, omologabile anche per gare internazionali».
Una struttura polifunzionale da quasi mille metri quadrati, capace di ospitare basket, pallavolo, calcetto e dotata anche di parcheggio. Tutto finanziato con un milione di euro ottenuto dal Comune grazie al bando “Sport e Periferie” del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio, dedicato alla riqualificazione urbana e alla promozione dell’attività sportiva.
Sulla vicenda, Anello aggiunge una riflessione che intreccia sport e responsabilità sociale: «Il pestaggio subìto dai ragazzi e ragazze del Sad Society Skateboarding non scalfisce un progetto importante per la città non solo in termini di infrastrutture, ma come speranza di futuro per i giovani, a partire proprio da quelli che vivono a Bonagia». Un quartiere difficile, sottolinea l’assessore, «dove però abitano nella maggioranza dei casi giovani perbene».
Anello chiude ribadendo che la crescita degli spazi sportivi non può piegarsi alla violenza: «La geografia dei nuovi spazi sportivi a Palermo, soprattutto in chiave di riscatto delle periferie, non può essere ostaggio dei violenti, da contrastare con forza». Conferma, inoltre, che è già previsto un secondo skatepark in una zona più centrale, «all’interno dei Cantieri culturali alla Zisa».