Nicola Binda, esperto giornalista della Gazzetta dello Sport e autorità indiscussa sulle dinamiche di Serie B e C, ha commentato duramente la situazione del Trapani, durante un’intervista a La Tr3. Secondo Binda, le problematiche societarie e le irregolarità amministrative stanno minando la stabilità del club siciliano.
«A Trapani si vive una grande incertezza e le vicende societarie hanno la priorità su tutto», ha spiegato Binda, facendo riferimento alla difficile situazione in cui si trovano i tesserati e i dipendenti del club. «I tesserati chiedono certezze e in questo momento non ne hanno. Se è vero che la squadra di Aronica ha recuperato rapidamente la penalizzazione, è altrettanto vero che ha dovuto dare fondo a tante energie».
Il giornalista ha poi commentato le dichiarazioni del presidente Antonini, che ha parlato di investimenti faraonici per rilanciare il club: «Da fuori si ha la sensazione di una persona che è entrata in grande stile nello sport, con investimenti non richiesti. Oggi il calcio chiede serenità, continuità, rispetto delle regole. A Trapani si è voluto partire con il botto, per poi frenare bruscamente».
Binda ha inoltre criticato la gestione della società, sottolineando le difficoltà di mantenere calciatori di qualità e l’impossibilità di attrarre nuovi talenti in una situazione così incerta. «Se Antonini continua a gestire la società in questo modo, non può lamentarsi se la piazza esprime dissenso», ha concluso Binda.
Infine, riguardo ai ricorsi contro la penalizzazione del club, il giornalista ha dichiarato senza mezzi termini: «I ricorsi sono fumo negli occhi. Le violazioni delle regole sono palesi e la decisione della Procura Federale non potrà che portare a nuove sanzioni». Binda ha ribadito che per il Trapani la priorità dovrebbe essere una gestione seria e dignitosa, piuttosto che ambizioni di un rapido salto in categorie superiori.