“BASTA, MI RITIRO A 31 ANNI”: il Milan, l’Europa e poi un miliardo di infortuni | La sfortuna ci ha tolto un fenomeno

Milan - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
Spesso e volentieri gli infortuni condizionano le carriere dei calciatori.
Gli infortuni rappresentano una delle principali sfide nella carriera di un calciatore, influenzando non solo le prestazioni in campo, ma anche la longevità e la qualità della vita post-carriera. Tra i più temuti vi sono le lesioni al legamento crociato anteriore (LCA), che possono richiedere lunghi periodi di riabilitazione e comportare un rischio elevato di recidive, con conseguente riduzione delle prestazioni e, in alcuni casi, fine precoce della carriera .
Le lesioni muscolari, come stiramenti e strappi, sono comuni e possono variare in gravità, ma spesso portano a periodi di inattività e perdita di forma fisica. Fratture da stress, legate a carichi di allenamento eccessivi, possono causare problemi cronici, mentre contusioni gravi possono limitare le prestazioni a lungo termine.
Fattori come la predisposizione genetica, l’intensità e il tipo di allenamento, e lo stile di gioco influenzano il rischio di infortuni. Ad esempio, stili di gioco caratterizzati da contrasti fisici frequenti o movimenti esplosivi aumentano il rischio di determinati infortuni.
La prevenzione e la gestione degli infortuni richiedono un approccio multidisciplinare, che include una preparazione fisica adeguata, un monitoraggio attento dei carichi di lavoro e un supporto medico e psicologico. Investire nella salute dei calciatori è fondamentale per garantire carriere longeve e di successo.
Un talento spezzato dagli infortuni
Andrea Conti, terzino destro nato a Lecco nel 1994, ha annunciato il ritiro dal calcio a soli 31 anni. Cresciuto nel rione Bonacina e passato dall’oratorio all’Atalanta, ha vissuto una parabola rapida e luminosa culminata nella convocazione in nazionale e nel trasferimento al Milan. Tuttavia, un grave infortunio al ginocchio sinistro nel 2017 ha segnato l’inizio di un lungo calvario, costellato da operazioni, ricadute e lunghi periodi di inattività.
Nel 2016-2017 Conti era esploso all’Atalanta, segnando 8 gol in campionato da esterno. L’approdo al Milan doveva rappresentare la svolta, ma dopo l’esordio in azzurro tutto si è fermato per via della rottura del crociato e successiva ricaduta. Conti non ha mai dimenticato quel momento, che ha condizionato ogni fase della sua carriera, mentale e fisica.

Delusioni e nuovi tentativi
Conti ha elogiato Gasperini per la crescita atletica, meno positiva invece l’esperienza con Pioli, che l’ha fatto sentire trascurato. Dopo un passaggio al Parma e il trasferimento definitivo alla Sampdoria, ha segnato un gol dopo anni, ma gli infortuni non gli hanno mai concesso continuità.
La sua ultima presenza risale a un minuto contro il Lecco, la squadra della sua città. Il 10 luglio 2024 ha risolto il contratto con la Samp, rimanendo svincolato fino alla decisione di ritirarsi. Una storia intensa, di talento e resilienza, segnata però da un corpo che ha tradito troppo presto.