Bari, Mignani: «Cagliari grande ostacolo ma noi vediamo già il traguardo»

Il tecnico del Bari, Michele Mignani ha parlato in conferenza stampa in vista della finale contro il Cagliari.

Ecco le sue parole:

Bari in finale con quale “versione” delle due viste in semifinale? «Mi piacerebbe tanto che fosse quella della semifinale di ritorno. Però si dimentica che troveremo 11 giocatori in campo che avranno cattive intenzioni. Dobbiamo portare dentro tutto quello che abbiamo. Questo lo garantisco, perché è quello che dobbiamo fare».

Le condizioni di Valerio Di Cesare. «Mancano ancora 2 giorni. Per conosco i miei giocatori e per come li ho visti penso che oggi arriveranno in grande forma».

Perché si dice che il Cagliari sia favorito contro il Bari? «Perché ognuno ha le proprie idee. Se si guardano i due allenatori non c’è gara. Ranieri ha una storia, il Cagliari l’anno scorso era in A. Viene da un percorso dove ha perso solo una partita nelle ultime 18. Noi siamo neopromossa, abbiamo entusiasmo e continuità, ma adesso si azzera tutto. Abbiamo di fronte un ostacolo gigante. Ma i miei ragazzi hanno dimostrato di non avere paura di nessuno».

C’è qualcosa che si rimprovera rispetto al percorso fatto finora? «Se si tornasse indietro ognuno troverebbe il modo di fare una scelta migliore e diversa. Ci sono delle cose che non sono andate come avrei voluto io. Mi vengono in mente quelle due partite con Palermo e Perugia. Non mi sono andate ancora giù. Mi dispiace non essere riuscito a farmi dare tutto da tutti. Qualcuno forse per demerito mio non è riuscito a dare il suo contributo. Ma quello che conta è ciò che ha fatto la squadra».

Bari di nuovo con il bonus del miglior piazzamento. Avere due risultati su tre può condizionare la finale? «Credo che le due partite ci abbiano dato un’esperienza in più. Non si può sempre ragionare da soli. È chiaro che la nostra idea non sarà speculare. Ma non penso sia giusto andare all’arrembaggio, bisogna stare molto attenti a non subire e pronti per far male. Credo che alla fine di una stagione sia sotto gli occhi di tutto quello che è stato fatto. 10 vittorie in trasferta, in casa abbiamo giocato sempre alla pari con tutti. Conosco benissimo l’ambiente di Cagliari. So che sarà una partita durissima e molto fisica. Ma il nostro primo obiettivo sarà, se riusciamo, di andare a vincere la partita».

Le risposte della panchina. «Vedo i ragazzi. Quando hai davanti due partite così belle, stringeranno tutti i denti. Ormai siamo un tutt’uno. La squadra vede il traguardo e non può permettersi di non dare il 120%. Per me non è un cambio che fa vincere la partita. Ma è lo spirito della squadra».

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Redazione Ilovepalermocalcio