Il Bari esce umiliato dal campo di Empoli, travolto 5-0 in una delle prestazioni più negative degli ultimi anni. Nel post-partita, a fianco di Magalini, si è presentato in zona mista anche il vice-direttore sportivo Valerio Di Cesare, autore di un intervento durissimo ma chiaro nelle intenzioni.
«Abbiamo toccato il fondo, c’è solo da chiedere scusa» ha esordito Di Cesare, ammettendo la gravità della sconfitta. «Noi dobbiamo solo stare zitti, col cazzo che mollo. La mia esperienza mi ha portato a dire che da queste situazioni si esce con il lavoro. Credo nel lavoro e nei ragazzi nonostante la figura di merda».
Il dirigente biancorosso pretende una reazione immediata: «Mi aspetto da questi ragazzi una risposta, devono darla. Mi butterei nel fuoco per loro. In queste situazioni c’è tutto: dopo il primo gol ci siamo totalmente sciolti, loro fino a quel momento non avevano fatto un tiro in porta. Sicuramente è un fattore mentale, perché nelle difficoltà i ragazzi si sciolgono».
Nessuna analisi tecnica, solo la consapevolezza della gravità del momento: «Adesso non c’è da analizzare niente, dopo una partita del genere è tutto sbagliato, ma io ancora credo fortemente nel lavoro e da domani mattina ci rimetteremo a lavorare».
Di Cesare ha poi chiuso con un messaggio diretto alla squadra: «Adesso non c’è nulla, abbiamo cambiato allenatore. Il tempo delle chiacchiere è finito, nei momenti di difficoltà si vedono gli uomini e bisogna reagire. Io nei momenti di difficoltà ne sono venuto fuori, spero che i ragazzi possano fare altrettanto».