SERIE B

Repubblica: “Non c’è pace per il Bari”

Non c’è pace per il Bari, già ultimo in classifica con un solo punto dopo tre giornate. A complicare la situazione, scrive Enzo Tamborra su Repubblica Bari, ci sono le vicende giudiziarie che coinvolgono alcuni tesserati biancorossi.

La Procura di Bari ha infatti archiviato l’inchiesta sulle scommesse legate a Nicola Bellomo, aperta dopo il numero anomalo di giocate sull’espulsione rimediata dal fantasista nella finale playout contro la Ternana del maggio 2024. «Il procuratore aggiunto Ciro Angelillis ha chiuso il fascicolo senza ipotesi di reato» ha ricordato Tamborra su Repubblica Bari. Anche la Procura federale della Figc aveva aperto un procedimento, poi archiviato per assenza di rilievi disciplinari.

Diverso il caso di Giuseppe Sibilli. Secondo quanto ricostruito da Tamborra su Repubblica Bari, dagli atti d’indagine è emerso che l’attaccante avrebbe effettuato numerose scommesse su piattaforme lecite, riguardanti sia partite di calcio che incontri di tennis. La Procura di Bari ha ritenuto che non vi fossero estremi penali, ma ha trasmesso gli atti alla Procura federale della Federcalcio.

Se fosse accertato che Sibilli abbia scommesso su gare di calcio, soprattutto su partite che lo hanno visto protagonista, il rischio sarebbe pesantissimo: «si va da tre anni e mezzo di squalifica a uno stop di otto-dieci mesi in caso di patteggiamento» scrive Tamborra su Repubblica Bari. Il giocatore, assistito dall’avvocato Chiacchio, è già stato ascoltato dalla Procura federale tre mesi fa. In settimana è attesa la chiusura delle indagini e la definizione della sua posizione.

In caso di condanna sportiva, oltre allo stop, la società biancorossa potrebbe anche decurtare sensibilmente l’ingaggio del calciatore. Per il Bari, dunque, oltre alle difficoltà di campo, resta aperto un fronte delicatissimo che rischia di compromettere ulteriormente la stagione.

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Redazione Ilovepalermocalcio