Baccaglini incontra Orlando: «Solidità economica? Non sono fatti vostri. Stadio…»

Questa mattina, presso Villa Niscemi, il nuovo presidente del Palermo Paul Baccaglini, ha incontrato il sindaco Leoluca Orlando per parlare del progetto del nuovo stadio. Al termine dell’incontro tra i due, si è svolta la conferenza stampa durante la quale è stato illustrato il progetto e non solo. Ecco quanto raccolto dalla redazione di Ilovepalermocalcio:

ORLANDO SU BACCAGLINI: «Vorrei ricordare che con Baccaglini ci siamo incontrati la prima e unica volta nove anni fa. Ora ci siamo incontrati per la seconda volta. Come amministrazione comunale devo esprimermi come sempre. La squadra di calcio del Palermo deve poter giocare, giocare e vincere. Per vincere deve giocare. Rispetto a questo la società deve avere da parte del sindaco e della città il massimo dell’attenzione per rispetto allo sport e alla tifoseria».

ORLANDO SU NUOVO STADIO: «A Baccaglini ho confermato quello che ho sempre detto ai precedenti presidenti. Il sindaco ha il dovere di avere rapporti corretti con la società, nel rispetto delle regole della lega. L’amministrazione comunale deve far di tutto perché la società e la squadra abbiano impianti sportivi migliori. Possono utilizzare lo stadio della favorita e laddove presentino un progetto idoneo, verrà esaminato da noi con molta attenzione. Questo è l’atteggiamento dell’amministrazione comunale. Incontro il presidente della società, avremo rapporti istituzionali con la società che viene riconosciuta dalla Lega. Il resto non è tema che mi riguarda. Ci rifacciamo solo alla Lega».

RINGRAZIAMENTI A ZAMPARINI: «Qualora ci sia il progetto a norma di legge lo sottoporrò al consiglio comunale. Mi permetto di dire che non dimentico gli anni bellissimi che Zamparini ha dato al Palermo. Questo va ricordato. Quando finisce qualcosa non va dimenticato quanto fatto. Il Palermo ha militato nel calcio che conta sotto custodia di Zamparini. Auguro quindi al Palermo di giocare, giocare, giocare e vincere, vincere, vincere».

PAROLA A BACCAGLINI: «Oggi è stata una tappa molto importante. Abbiamo iniziato un percorso lunedì e martedì con la conferenza dove mi venivano chieste promesse per i tifosi, ho detto che lo stadio è uno dei punti fondamentali di questo nuovo progetto. Se questo si realizzerà verrà fatto per tappe. Ho presentato al sindaco le nostre idee che dietro lo stadio si articolano creando un punto di riferimento non solo per il calcio, ma per il Sud e per tutti i palermitani. Ne ho parlato in questi giorni, tutti dicono che è impossibile parlare con le istituzioni ma credo che lo stadio sia interesse comune e chi dice il contrario forse è perché ha voglia di dire il contrario. In passato non è stato respinto perché c’era voglia di respingere, ma perché va seguito un iter. Se i palermitani si stringeranno tutti attorno a noi riusciremo a fare tanto».

BACCAGLINI AD ORLANDO: «Al sindaco ho detto che possiamo portare la luce del mondo a Palermo e società e sindaco sono pronti a questa attenzione, per globalizzare la cultura palermitana. Basta guardare dove siamo, tutto splendido. La Casa Bianca è bruttissima. Se mettiamo tutte le culture sotto il nostro ombrello possiamo fare delle cose straordinarie e ho visto nel sindaco una persona che sposa queste tematiche e da anni lotta. Non potrà che essere un rapporto costruttivo».

ORLANDO:  «Se mi aspettavo di rivedere Baccaglini? No, ma penso che fa parte della vita. Molte cose cambiano. Cambiando le nostre vite ci siamo incontrati, è normale. Fa parte anche di quel cambiamento culturale dove siamo impegnati. È la conferma di una comunità che non ti condanna a morire. C’è qualcuno che dice che si rende al meglio quando si raggiunge il senso di incopetenza, perché non sei vittima delle abitudini».

BACCAGLINI:  «Il sigillo della Lega è arrivato ieri, le carte sono già state viste».

ORLANDO:  «Non vado mai allo stadio. Confesso però che l’anno scorso all’ultima partita contro il Verona ho messo la faccia insieme a don Corrado, per marcare che il rapporto con la squadra di calcio è saldo. Lo faccio con convinzione e per dovere».

BACCAGLINI SUL PROGETTO STADIO: «Ci sono molti elementi validi nel primo progetto, ma ci sono alcuni aspetti che hanno portato alla non approvazione. Ovviamente ci saranno delle modifiche per renderlo a norma e lavoreremo ancor più nel dettaglio per aggiungere altri aspetti nello stadio stesso, come musei e ristoranti. Abbiamo delle idee e le presentermo in modo professionale. Chiunque diventerà sindaco dopo Orlando lo fa come interesse primario della città di Palermo, quindi non potrà non vedere un grande valore aggiunto per la città. Quindi chiunque ambisca alla carica sarà colpito positivamente alla validità di questo progetto. Se il nuovo sindaco non sarà in grado di capire questo, andremo avanti all’infinito per farglielo capire».

TEMPI COSTRUZIONE:  «Tempi certi? Gli investitori, i nostri clienti, sono tutti diversi e con aspettative diverse. Tra i servizi che offriamo c’è una diversificazione a breve e lungo termine. I clienti devono fidarsi. Siamo noi ad investire nel Palermo, godiamo della piena fiducia dei nostri clienti e garantiamo dei ritorni, ma noi non andiamo a chiedere ai nostri clienti di investire sul Palermo, piuttosto garantiamo dei ritorni. Con lo stadio del Palermo, invece che con altro. Il rapporto di fiducia è fondamentale, i nostri clienti non possono decidere di investire sul Palermo».

PRESENTAZIONE PROGETTO: «Entro la fine della stagione, entro giugno sarà presentato il nuovo progetto. L’area? Sicuramente il Velodromo è l’area individuata. Ma con il team che ci sta aiutando stiamo valutando altre aree strategiche. Sarebbe sbagliato affidare tutto ad un area, bisogna creare alternative. Nella nostra proposta ci sarà flessibilità. In questa flessibilità ci sarà la possibilità di velocizzare la burocrazia».

ANCORA SULLO STADIO: «Stadio per turismo? Assolutamente sì. Non farlo sarebbe avere una miniera d’oro ed estrarne un poco alla volta. Il progetto rappresenta un ombrello culturale. In questi giorni ho conosciuto lo staff tecnico della squadra. Ho visto una stanza con tanti cimeli e fisicamente ci sono oggetti storici per il Palermo, perché questa non può essere definita arte e cultura? Il Palermo calcio e un punto di riferimento dello sport siciliano».

ORLANDO: «Il prossimo anno saremo capitale della cultura artistica e in questo è incluso anche il calcio. La cultura di cui parliamo è generale: mare, sport, impresa. Abbiamo accennato alla possibilità di valorizzare il rapporto con i giovani creando una sinergia con il Palermo. Il Palermo potrà vantare l’Unesco».

BACCAGLINI: «Parlando di finanza andate a vedere quanto vale la MFL, pensate se riuscissimo a portare anche solo l’1% della MFL: sarebbe una grande cosa. Usiamo a fin di bene la globalizzazione, sforiamo in più campi e se lo facciamo con intelligenza sarà una cosa fantastica».

ORLANDO: «Il calcio può imparare dal football americano e il presidente ne è d’accordo. Io mi occupo anche del football americano».

BACCAGLINI TORNA SULL’INCONTRO CON ORLANDO: «L’incontro con il sindaco è stato veramente ottimo, perché i ruoli sono stati distinti. Il coinvolgimento del gruppo e la solidità non sono affari dei giornalisti. Adesso è stato digerito tutto dal sistema e si può riprendere a parlare della partita di domenica dove sarò per la prima volta allo stadio».

BACCAGLINI SUL PALERMO:  «La squadra del Palermo è una ragazza bellissima e la città di Palermo è il padre. La prima volta arriva il fidanzato, se non arriva quello in giacca e cravatta e mi presento io, non è che il padre me la concede. Se faccio vedere che di sua figlia posso farne una regina si fida di me. L’affetto e la fiducia dei palermitani vanno conquistati pian piano».

INTEGRITAS CAPITAL: «Qualcuno oltre Integritas Capital? La Spv è un veicolo societario ottimizzato, e posso dimostrare che sono stati usati come strumento societario che utilizzeremo nuovamente. Non possiamo utilizzare tante cose per farne 300, useremo solo questa. Progetto stadio? Bisogna capire cosa non andava nel precedente e modificarlo».

SEDE E CAPIENZA STADIO: «Vogliamo anche creare uno spazio eventi per i palermitani. Va preso il progetto e aggiungere le altre idee definendolo in modo specifico e presentarlo al comune. Velodromo? Sì, quello è il piano A, sono andato a vedere anche un’area fantastica. Come detto in conferenza va data elasticità al progetto. Palermo è una città meravigliosa, ovunque mi portano vedo un aspetto diverso. Posti a sedere? Vanno analizzate le statistiche del bacino d’utenza. Ovviamente la bellezza di uno stadio sono i tifosi, vedete la bellezza del “San Paolo” pieno. Sarà necessario tarare la capienza in base all’esigenza della città di Palermo».

CENTRO SPORTIVO: «Stadio? Prima iniziamo prima finiamo. Siamo stati anche a Carini, ma sarebbe fuori Palermo. Il centro sportivo è uno dei progetti, stiamo cercando la giusta location».

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Giulia Nasca