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Gazzetta dello Sport: “Palermo vicino al ribaltone Perla di Palumbo: Avellino ok”

AVELLINO – Una vera giostra delle emozioni. Il Palermo vede sfumare la quarta vittoria consecutiva in un finale convulso, dopo aver rimontato l’iniziale svantaggio contro un Avellino aggressivo e per lunghi tratti superiore sul piano del gioco. È il quadro tracciato da Domenico Zappella sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, che racconta un 2-2 pirotecnico e carico di tensione fino all’ultimo secondo.

La squadra di Biancolino, pur con obiettivi di classifica differenti, ha spesso messo in difficoltà i rosanero, arrivando persino a sfiorare il colpo grosso al 95’, quando solo un intervento prodigioso di Joronen ha evitato la sconfitta. Come evidenzia Domenico Zappella su La Gazzetta dello Sport, una gara spettacolare in cui hanno inciso in maniera significativa anche alcune decisioni arbitrali.

Inzaghi, privo dell’infortunato Pierozzi, conferma il 3-4-2-1 affidandosi a Diakité al posto di Bereszynski non al meglio. Biancolino risponde ridisegnando l’Avellino con il 3-5-2 per far fronte alle numerose assenze. Il Palermo parte con un pressing ordinato e intenso, ma fatica a innescare Pohjanpalo, mentre i padroni di casa crescono col passare dei minuti grazie a un centrocampo fisico e compatto. Al 39’ arriva il vantaggio irpino: azione insistita palla a terra, assist preciso di Missori e Biasci non sbaglia da pochi passi, confermandosi autentica bestia nera dei rosanero con il quinto gol in cinque gare di Serie B, come sottolinea ancora Domenico Zappella su La Gazzetta dello Sport.

In avvio di ripresa il Palermo rischia il tracollo. Ceccaroni sbaglia clamorosamente un retropassaggio e spalanca la porta a Tutino, che spreca. Al 66’ l’Avellino reclama il secondo giallo per Bani, episodio che spinge Inzaghi a intervenire subito: fuori il difensore, dentro Gyasi. La mossa cambia l’inerzia della partita. I rosanero occupano meglio il campo e al 69’ trovano il pareggio con Ranocchia, bravo a colpire al volo dopo la respinta di Daffara sul tiro di Ceccaroni.

L’Avellino arretra e il match si accende sull’episodio più discusso. Tiro dalla distanza di Pohjanpalo, deviazione di Fontanarosa in area: per l’arbitro Galipò è braccio. Dopo una lunga revisione al Var, la decisione viene confermata e Pohjanpalo trasforma dal dischetto per l’undicesimo centro stagionale, come ricostruisce Domenico Zappella su La Gazzetta dello Sport. All’87’ arriva però un altro snodo chiave: Diakité viene punito con il secondo giallo per un fallo giudicato veniale, lasciando il Palermo in dieci.

In superiorità numerica l’Avellino si riversa in avanti e all’89’ trova il 2-2 con una splendida semirovesciata di Martin Palumbo, su assist di Russo. Un finale al cardiopalma, che certifica un pareggio giusto per quanto visto complessivamente, ma che lascia rimpianti da entrambe le parti. Lo scenario, chiude Domenico Zappella sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, è quello di una Serie B capace ancora una volta di regalare spettacolo e pathos.

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Redazione Ilovepalermocalcio