PALERMO

Repubblica: Rosa, caccia al poker in Irpinia. Inzaghi: “Dipende tutto da noi”

È una sfida che vale doppio quella in programma oggi al Partenio-Lombardi. Il Palermo va a caccia del poker di vittorie consecutive contro un Avellino neopromosso ma ambizioso, deciso a consolidare il sogno playoff. Come racconta Alessandro Geraci sulle pagine di Repubblica Palermo, Inzaghi non si nasconde e carica l’ambiente: «È una sfida importante, dipende tutto da noi. Ci siamo allenati bene e siamo pronti».

La classifica dà peso alla partita. Lo evidenzia ancora Alessandro Geraci su Repubblica Palermo: il Palermo è quinto con 29 punti, a cinque lunghezze dalla vetta e a due dal secondo posto, ultimo utile per la promozione diretta. L’Avellino, dodicesimo a quota 20 insieme a Empoli e Reggiana, con una vittoria potrebbe fare un balzo significativo in graduatoria. «Ho molto rispetto per l’Avellino, ma guardo in casa mia – ha spiegato Inzaghi –. Hanno fatto una grande cavalcata fino alla B, giocano bene e conosciamo le difficoltà del sintetico. Niente alibi: quattro giornate fa è iniziato un nuovo campionato».

Il momento dei rosanero è favorevole. Come sottolinea Alessandro Geraci su Repubblica Palermo, il Palermo arriva da tre vittorie consecutive e ha raccolto dieci punti nelle ultime quattro giornate, trovando continuità proprio nel momento più delicato della stagione. In casa il rendimento è stato travolgente, con due 5-0 contro Pescara e Carrarese e il successo sulla Sampdoria. In trasferta, invece, serve ancora una consacrazione definitiva: negli ultimi quattro viaggi esterni è arrivata una sola vittoria, a Empoli, oltre a due sconfitte e un pareggio.

I numeri, però, restano dalla parte del Palermo. I rosanero hanno segnato 25 gol in 16 partite, meglio solo Frosinone e Venezia, e possono contare su Pohjanpalo, capocannoniere con 10 reti. La fase difensiva è tra le migliori del campionato, con appena 11 gol subiti. Ma a Inzaghi non basta. «Mi aspetto che la squadra sappia soffrire – ha aggiunto il tecnico, come riporta Repubblica Palermo a firma Alessandro Geraci –. Non si può dominare per 90 minuti. Dobbiamo essere più cinici e capire quando è il momento di colpire».

L’Avellino degli ex Tutino e Insigne arriva da due vittorie e un pareggio nelle ultime tre uscite e conferma lo status di sorpresa del torneo. Biancolino ha costruito una squadra propositiva, ma con qualche fragilità difensiva: 18 gol segnati e 27 subiti. I precedenti recenti sorridono al Palermo, sempre vincente nei cinque confronti dal 2013 in poi, fino al 3-0 del 2018, ma la sfida resta aperta. «Ci sono ancora tante cose da migliorare – insiste Inzaghi –. In certi momenti subentra una paura che non dobbiamo più avere. I giocatori hanno bisogno di fiducia».

Inzaghi si affiderà a una formazione rodata nel suo 3-4-2-1: Joronen tra i pali, Bereszynski, Bani e Ceccaroni in difesa; Diakitè è favorito sull’esterno destro per sostituire Pierozzi, fermato da un affaticamento muscolare, mentre a sinistra agirà Augello. In mezzo Segre e Ranocchia, sulla trequarti Palumbo e Le Douaron a sostegno di Pohjanpalo. Indisponibile Vasic. Da una parte un Palermo solido ed efficace, dall’altra un Avellino in crescita: una sfida che può dire molto sul futuro dei rosanero.

Published by
Redazione Ilovepalermocalcio