Un gesto di grande responsabilità e attaccamento ai colori biancoverdi. Andrea Favilli, operato a Villa Stuart per una resezione ossea calcaneare dovuta al morbo di Haglund, resterà fermo per almeno due mesi. Consapevole delle difficoltà della società, l’attaccante classe ’97 ha deciso di rinunciare a due mensilità di stipendio per non gravare sulle casse dell’Avellino e alleggerire la ricerca di un sostituto in attacco.
Come riportato da Prima Tivvù e ripreso da TuttoMercatoWeb.com, il giocatore resterà lontano dal campo almeno fino alla fase riabilitativa prevista dopo il recupero post-operatorio.
Favilli ha affidato ai social le sue parole dopo l’intervento: «Certe volte devi solamente accettare ciò che succede e reagire. Questa è una di quelle. Tornerò sicuramente migliore, dentro e fuori. Perché io non smetterò mai di lottare. A presto».
Il comunicato del club
L’U.S. Avellino 1912, con una nota ufficiale, ha informato che «l’operazione è perfettamente riuscita. Il calciatore affronterà un primo percorso di riabilitazione a Villa Stuart e successivamente rientrerà ad Avellino per proseguire l’iter propedeutico al ritorno in campo».
Gli accertamenti hanno confermato che la causa dell’infortunio era legata al morbo di Haglund, patologia che provoca dolore e infiammazioni al retropiede. Da qui la decisione di intervenire chirurgicamente per risolvere il problema alla radice.
Un’assenza pesante per l’Avellino, ma accompagnata da un gesto di grande valore umano da parte del suo centravanti.