Marco Amelia, ex portiere del Palermo e campione del mondo 2006, è tornato in città in occasione del FIP Silver Mediolanum Padel Cup, disputato sui campi del Country Time Club di Mondello. Dopo una lunga giornata tra racchette e autografi, l’ex rosanero si è fermato a parlare con i cronisti, soffermandosi in particolare su Filippo Inzaghi, nuovo tecnico del Palermo.
«Inzaghi arriva qui a Palermo carichissimo dopo aver vinto il campionato a Pisa – ha dichiarato Amelia – Ha già creato tantissimo entusiasmo tra i tifosi palermitani, me lo raccontano con il morale a mille e la voglia feroce di lavorare per riportare il Palermo in Serie A».
L’ex compagno di nazionale e di Milan ha detto che Palermo, per tifo e piazza, meriterebbe la Champions. Amelia conferma: «Palermo è una città eccezionale con una tifoseria pazzesca, ha ragione Filippo: qui il calcio deve essere da grandi palcoscenici».
Parlando del suo passato rossonero, Amelia ha commentato anche il ritorno di Allegri sulla panchina del Milan: «Allegri l’ho avuto per quattro anni al Milan, cioè per tutto il periodo in cui sono stato a Milanello. È tornato lì, conosce l’ambiente e sono convinto che farà molto bene. Lui è l’uomo giusto per ricreare il senso di appartenenza e cosa significhi essere al Milan».
Impossibile non toccare anche il tema Nazionale, ora nelle mani di Gennaro Gattuso: «Rino, con la Nazionale? Una bella storia. In questo momento di difficoltà sono convinto che saprà dare i giusti valori e la direzione che serve a questa squadra. Soprattutto aiuterà i ragazzi a sentire addosso la maglia azzurra, un elemento che ha un valore immenso e spesso ti aiuta a fare la differenza».
Infine, un pensiero personale sul suo rapporto con Palermo: «Ogni volta che torno faccio una gran fatica ad andarmene». E sul padel, nuova passione: «È bello giocare a padel per il secondo anno di fila, è bello farlo a Palermo con gli amici e con chi frequenta questo club. Sì, è vero, non smetterei mai di giocare!».
Amelia ha poi svelato anche il suo idolo nel padel: «Il mio giocatore preferito? Seguo Agustin Tapia e cerco di trarre insegnamento dalle sue partite, mi fa impazzire il suo modo di difendere cercando immediatamente il contrattacco». E in Italia? «Vado matto per Marco Cassetta, uno dei nostri migliori giocatori e tatticamente da prendere a esempio». Chiusura con una battuta: «Amelia-Cassetta? Magari! Cerco di migliorare ancora un po’, poi mi propongo…».