PALERMO

Alessia, Palermo e la Curva Nord: la festa più bella

Come racconta Claudia Brunetto su Repubblica Palermo, Alessia ieri sorrideva. Le braccia alzate, pronte a lanciare in aria i palloncini rosanero, mentre gli Ultrà del Palermo intonavano cori sempre più forti. Per il suo ottavo compleanno, la città si è radunata allo spazio della Fiera di Natale in piazzale Giotto, trasformando la pista degli autoscontri in un luogo di festa, di abbracci e di speranza.

L’invito era partito dalla pagina Facebook “Aiutiamo Alessia la guerriera”, creata anni fa dalla madre, che da tempo racconta la battaglia della bambina contro un rabdomiosarcoma alveolare al quarto stadio. «È una bomba di vita», scrive Claudia Brunetto su Repubblica Palermo, riportando le parole di chi vive ogni giorno accanto a lei.

La madre, Maria Concetta D’Amaso, ripercorre i sette anni trascorsi tra chemio, interventi, radioterapie, risonanze e tac: «Anche il dottore pensava che fosse finita nel 2021, poi di nuovo nel 2023. Invece lei è ancora qui. È potentissima». Alessia sta seguendo l’ultima terapia disponibile per questo tipo di tumore, come confermato anche all’estero, ma la famiglia non si arrende: «Sto provando in Svizzera, in America, in Germania».

La festa con la curva Nord: un sogno realizzato

Il desiderio della bambina era chiaro: avere la curva Nord del Palermo nel giorno del suo compleanno. Grazie alla mobilitazione spontanea della città, quel sogno è diventato realtà. «È pazza per il Palermo, allo stadio si diverte sempre tantissimo», racconta la madre. Le immagini di ieri, ricostruite da Brunetto su Repubblica Palermo, parlano da sole: centinaia di persone, un settore in festa, palloncini, cori e un enorme unicorno di peluche tra i tanti regali.

Accanto ad Alessia, per tutto il pomeriggio, c’era la madre di Joshua, l’amico conosciuto in ospedale e scomparso a settembre: una presenza simbolica che ha reso la festa ancora più intensa.

Una città intera attorno a lei

Alla festa erano presenti medici, volontari clown, altri bambini conosciuti nei reparti di oncologia pediatrica e tante famiglie che seguono la sua storia attraverso i social. «Palermo ci ha fatto sentire che non siamo soli», dice la madre, divisa tra la gioia del presente e la paura del dopo: anni trascorsi tra speranze che si accendono e crolli improvvisi.

Un istante di felicità assoluta

Alessia ha cantato i cori dello stadio insieme agli Ultrà, che per lei hanno creato slogan speciali: «Alessia devi vincere, non mollare mai». Il suo sorriso, ieri, ha fermato il tempo. «Vogliamo bloccare questo istante», ripetono i genitori. Sei torte, zucchero filato, colori, musica, fuochi d’artificio. E le lacrime – racconta Brunetto su Repubblica Palermo – hanno trovato spazio soltanto nel rumore finale della festa.

La città le ha regalato ciò che nessuna diagnosi può togliere: un giorno pieno, assoluto, indimenticabile.

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Redazione Ilovepalermocalcio