PALERMO

Aleesami: «Palermo nel cuore. De Zerbi mi ha cambiato la vita. Ora sfido la Juve»

Nel suo ampio colloquio con Tuttosport, Paolo Pirisi racconta la nuova vita di Haitam Aleesami, oggi colonna del Bodo Glimt e pienamente inserito – come sottolinea Tuttosport attraverso l’inviato Paolo Pirisi – in quella che viene definita una delle “isole felici” del calcio europeo. L’ex difensore del Palermo, che in rosanero ha vissuto un anno di Serie A e due di Serie B, conserva ricordi vivissimi della sua parentesi siciliana. «A Palermo ho vissuto divinamente», dichiara Aleesami nell’intervista pubblicata da Tuttosport. «Città splendida, tifosi caldissimi, atmosfera magica e la vita a Mondello… me la sono goduta».

Nel racconto affidato a Paolo Pirisi su Tuttosport, Aleesami analizza anche il divario tra calcio italiano e norvegese. Per il difensore, la differenza non è tecnica: «Noi siamo ossessionati dalla prestazione, voi pensate solo al risultato». Un concetto ribadito più volte nell’intervista, dove Aleesami ricorda anche le difficoltà dell’Italia nel doppio confronto con la Norvegia e la forza di fenomeni come Haaland, Nusa e Bobb.

Il passaggio più intenso, evidenzia Tuttosport tramite la firma di Paolo Pirisi, riguarda il rapporto con Roberto De Zerbi. «È stato il miglior allenatore della mia carriera. Mi ha cambiato la vita», dice Aleesami, spiegando come il tecnico abbia inciso sul suo modo di interpretare il calcio e sul suo percorso umano e professionale.

Non manca uno sguardo al presente, con lo stesso Aleesami che – come riportato da Paolo Pirisi su Tuttosport – descrive il metodo di lavoro del Bodo Glimt: attenzione maniacale alla prestazione, strutture snelle, ruoli chiari, giovani responsabilizzati. Un sistema che ha permesso al club norvegese di emergere in Europa.

Guardando alla sfida con la Juventus, Aleesami individua alcuni uomini chiave da temere: «Sjøvold, Bjørkan e il nostro play Berg: ormai sono profili internazionali». Ma l’ex rosanero cita anche i pericoli bianconeri: Vlahovic, Yildiz, Conceição. Una gara resa più complessa dal cambio d’allenatore in casa Juve: «Hanno punti deboli, ma il loro nuovo modo di stare in campo è un’incognita».

Infine, il ricordo di Maurizio Zamparini – «sbranava gli allenatori, ma era un gentleman. L’ho sempre visto col sorriso stampato sul viso» – e uno sguardo al futuro: «Mi manca un po’ l’Italia. Tornerò per iniziare la carriera da allenatore». Una chiusura che, come sottolineato da Tuttosport nell’intervista di Paolo Pirisi, riapre idealmente il legame tra Aleesami e il calcio italiano.

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Redazione Ilovepalermocalcio