100 partite con l’Atalanta e ora… è finito in mezzo al fango: “Mi sveglio ogni giorno alle 4.30” | La sua carriera è finita così

Atalanta/ fonte Lapresse- ilovepalermocalcio.com

L’Atalanta sta volando negli ultimi anni, ma una sua vecchia bandiera ha fatto una fine non proprio felice dopo il ritiro dal calcio giocato.

Nel corso degli ultimi anni l’Atalanta si è imposta come una vera e propria big nel calcio italiano e non solo. Dopo una lunga storia nella quale la Dea ha ottenuto poche soddisfazioni ad alti livelli, adesso le cose sono cambiate. Lo scorso anno ad esempio è arrivato il primo trofeo continentale della storia nerazzurra.

La vittoria dell’Europa League però sembra solo un punto di partenza per una compagine in continua crescita, e che vuole ottenere sempre di più. Il prossimo step ad esempio potrebbe essere lo scudetto, obiettivo che ultimamente anche mister Gian Piero Gasperini non ha nascosto.

Sebbene dunque come abbiamo visto le cose per la compagine bergamasca stanno andando sempre meglio, è ovvio che non si possono cancellare i ricordi non proprio felici del passato sul campo, e che i calciatori che hanno fatto parte della storia della Dea continuano a rimanere nel cuore dei tifosi. E uno di questi, che con l’Atalanta ha giocato più di 100 partite, ha fatto disperare la piazza in quanto è finito alquanto male.

Dalla gloria in Serie A al fango

Tutti i tifosi atalantini di lunga data si ricorderanno di sicuro di Fabio Rustico. Difensore centrale di quantità, in Serie A ha giocato 60 partite, mentre ha vestito la maglia della Dea per oltre 100 volte. 

Tuttavia dopo il ritiro dal calcio la sua vita è cambiata completamente, tanto da essere finito addirittura nel fango. Ma non per questioni negative, bensì per ragioni di lavoro.

Fabio Rustico con la maglia dell’Atalanta

”Mi sveglio alle quattro e mezza…”

”Faccio l’agricoltore. Sono nato e cresciuto a Bergamo, ma i miei genitori sono originari di Mazara del Vallo. Mi sveglio alle quattro e mezza del mattino e comunque per le sei sono già in giro. D’estate mi alzo prima perché alle sei si comincia sui campi visto il caldo. In campo mi davano dello zappatore e del ruvido, anziché offendermi l’ho preso come un consiglio”.

Così qualche tempo fa Rustico si è raccontato durante un’intervista riportata da goal.com. Una scelta di vita la sua, che ad oggi comunque sembra non dispiacergli affatto. Dal campo ai campi dunque, con il sorriso sulle labbra.