Miglior attacco contro miglior difesa. Era stato presentato così dai più l’anticipo della 24^ giornata del campionato di serie B. Ad aggiudicarselo è stato l’Empoli, che con 4 gol ha spazzato via il Palermo capolista, agganciandolo momentaneamente al primo posto in classifica. Quella andata ieri sera in scena allo stadio “Castellani” è stata una partita a senso unico, dove il peggior Palermo è crollato sotto i colpi del miglior Empoli.

Alla vigilia mister Tedino l’aveva detto: «L’Empoli gioca il miglior calcio della serie B». Vero, ma nessuno avrebbe mai immaginato che una squadra imbattuta in trasferta, che vantava la miglior difesa e che meritatamente stava in vetta alla classifica, potesse sembrare così piccola di fronte agli uomini di Andreazzoli. In terra toscana, infatti, non c’è stata partita. I rosanero sono stati surclassati dagli avversari in ogni reparto perdendo con gran merito. Il passivo di quattro reti probabilmente è troppo pesante, soprattutto perché nel secondo tempo i siciliani sono riusciti a creare qualcosa senza ottenere nulla, ma alla conta dei punti il risultato è più che giusto.

Empoli-Palermo è stata la conferma del fatto che per la squadra rosanero Andrea Rispoli è imprescindibile, ma è anche la dimostrazione che l’attacco rosanero fa fatica a segnare e in sede di mercato si doveva fare qualcosa di più per rinforzare quel reparto. L’esperimento Szyminski sulla fascia destra è stato un autentico flop: il polacco non è riuscito a dare un contribuito né in difesa né in attacco, risultando uno dei peggiori in campo. Un ruolo non suo, che forse data l’emergenza su quella fascia avrebbe potuto ricoprire Struna passando alla difesa a 4 (non dimentichiamoci che lo sloveno nasce terzino destro). La coppia Trajkovski-Nestorovski continua a non segnare ed in realtà non ci va neanche vicina. Mentre Coronado ieri è sembrato più sacrificato che mai come interno di centrocampo. Non si può sempre sperare in un gol di Chochev o in un guizzo di Gnahoré. D’altronde ad Empoli anche i centrocampisti sono apparsi costantemente in difficoltà.

È vero, una sconfitta non compromette nulla ai fini del prosieguo del campionato, ma la disfatta del “Castellani” è stata un’autentica doccia fredda. Caputo e compagni hanno fatto a pezzi una squadra che fin qui raramente aveva brillato quanto al gioco espresso, ma che grazie alla superiorità dell’organico ed alla compattezza del gruppo, era comunque (quasi) sempre riuscita a dire la sua. Tedino ha prontamente fatto mea culpa, ora non gli resta che raccogliere i cocci e ripartire.