Tuttosport: “Terremoto finanziario in B. Cesena, Bari e Foggia adesso rischiano grosso! I dettagli”

“Mentre Frosinone e Palermo si giocano la A, tre club rischiano di salutare la B in conseguenza a deflagranti problematiche economiche. Che siano pesanti eredità del passato (nel caso del Cesena: ma, con tutta la simpatia, è possibile che un club di queste dimensioni possa accumulare un simile debito con il fisco senza conseguenze?); drammatiche crisi di liquidità (il Bari) o clamorose irregolarità fiscali e penali (il Foggia: rischia una penalizzazione, se superiore ai 15 punti retrocederebbe al posto dell’Entella) tutte fotografano ancora una volta l’incapacità e/o i ritardi nel far rispettare le norme di equità finanziaria. Le cui violazioni falsano i campionati anche dal punto di vista sportivo. Nessuna fregola giustizialista o difese campanilistiche, ma la credibilità del calcio passa anche dalla capacità di far rispettare queste regole. Altrimenti a vincere saranno sempre i furbi, o peggio.

Cesena La Romagna bianconera è in trepidante attesa di una PEC. Il Cesena sta infatti attendendo una risposta da parte dell’Agenzia delle Entrate, riguardo al piano di ristrutturazione fiscale presentato proprio dalla società di Corso Sozzi. Il presidente Giorgio Lugaresi e tutta la società romagnola attendono fiduciosi il benestare da parte del fisco entro questa settimana: un ulteriore slittamento, potrebbe essere un segnale oscuro per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie B. Il Cesena ha presentato tutta la documentazione necessaria per richiedere la ristrutturazione del proprio debito (52 milioni al bilancio del 30/06/2017), dal piano con le banche, passando dall’accordo con i creditori, fino all’omologazione del Tribunale di Forlì; e ora è nelle mani dell’iter burocratico e, soprattutto, dell’approvazione dell’Agenzia delle Entrate. Senza questo “via libera” il futuro dei bianconeri sarebbe in pratica compromesso e allo stato attuale, anche a livello di tempistiche, il Cesena ricadrebbe comunque in un periodo di proroga per il primo passo all’iscrizione al campionato cadetto 2018/2019, fissato per il 30 giugno. Nella giornata di ieri, il presidente Lugaresi ha rilasciato una breve dichiarazione dal suo profilo Facebook che fotografa perfettamente la situazione di spasmodica attesa. «Oggi è il 12 giugno – commenta il patron romagnolo – il Cesena aspetta di poter firmare l’accordo di transazione fiscale con l’Agenzia delle Entrate di Forlì e Bologna. Sono ancora gli unici creditori a non aver sottoscritto l’accordo di ristrutturazione come invece hanno già fatto da tempo le banche, i fornitori e gli altri creditori. Tutti si sono messi a disposizione perché il Cesena continui a vivere e a saldare i debiti segnati in bilancio. Se l’Agenzia delle Entrate non lo facesse per tempo non prenderebbe più un euro o forse solo qualche spicciolo. Chi ha già fatto l’abbonamento lo potrà disdire e riprendere i suoi soldi. Chi ama il Cesena, chi ci lavora da molti anni aspetta fiducioso». Ogni ora può essere quindi decisiva per il futuro del club romagnolo, con una città che sta vivendo in apnea la scelta definitiva del fisco.

Bari Dopo aver superato con non poche difficoltà le “tensioni finanziarie’’ di inizio anno, che hanno portato al ritardato pagamento, entro il 16 marzo, dei contributi Irpef e Inps, non sono finite le ansie e le preoccupazioni per il Bari e i suoi tifosi. I prossimi adempimenti, però, impongono che le problematiche federali e giudiziarie, tuttora in corso, debbano lasciare il campo a quelle più impellenti sportivo-amministrative. Nonostante tutte queste difficoltà il rischio di una mancata iscrizione al campionato appare più lontana soprattutto dopo le ultime rassicuranti dichiarazioni del presidente Cosmo Giancaspro. Di fatto, quello che si prospetta per il patron del club biancorosso è un fine giugno di fuoco: il 15 e 16 è stata programmata l’assemblea dei soci (per la ricapitalizzazione), il 26 c’è il pagamento degli stipendi e dei contributi e il 30 l’iscrizione al campionato. Giancaspro – il quale negli ultimi due anni ha investito oltre 15 milioni di euro nel club, ma che è appena stato condannato a 3 mesi di inibisizione e a 20 mila euro di multa per i mancati pagamenti – ha assicurato che tutte le scadenze saranno rispettate, anche se serviranno subito 5 milioni di euro per mettere in sicurezza il club. Ironia della sorte venerdì e sabato prossimi si prospetta la stessa situazione che si verificò due anni fa quando Giancaspro, con il suo 5%, approfittando dell’impossibilità del socio di maggioranza Gianluca Paparesta di ripianare le perdite, riuscì a diventare l’azionista di maggioranza. La possibilità di un nuovo ribaltone, stavolta a favore dell’ex arbitro (attualmente detiene lo 0,63% delle azioni), appare alquanto remota. A confermare la volontà di continuare di Giancaspro, c’è da dire che prosegue il dialogo con il Comune di Bari per quanto riguarda il progetto di ristrutturazione, proposto dal club, dello stadio San Nicola. Nei prossimi giorni dovrebbe tenersi una conferenza dei servizi, alla presenza del presidente di B Futura, Andrea Abodi, uno dei coordinatori del progetto, per cercare di superare la questione relativa al vincolo posto per legge sulla struttura da Renzo Piano, che blocca l’avanzamento del progetto. L’obiettivo è quello di trovare una “soluzione condivisa”. Resta il fatto che proprio due giorni fa l’acquedotto ha chiuso le forniture d’acqua allo stadio per un debito del club di 6 mila euro. Sul piano sportivo, invece, il presidente Giancaspro ha confermato l’esistenza di una piano b, in caso di permanenza della squadra nella cadetteria. Si riparte dal ds Sean Sogliano. Non altrettanto si può dire per il tecnico Fabio Grosso. L’ex allenatore della Primavera della Juve ha ancora un altro anno di contratto e una clausola di due milioni di euro. Grosso è corteggiato dal Verona. Giancaspro ha fatto sapere che lui è disposto ad una risoluzione consensuale del contratto, ma non al superamento della clausola. Nel caso in cui Grosso dovesse andare via,  in pole position a sostituirlo c’è l’ex tecnico del Benevento, Marco Baroni.

Foggia Il Foggia e Stroppa sono pronti a dirsi addio. Il divorzio sarà consensuale. Il tecnico che in due anni ha ottenuto prima la promozione in Serie B e poi la salvezza tranquilla, sfiorando i playoff, ha scelto Crotone. Il club rossonero, alle prese anche con il processo per pagamenti in nero e un presunto riciclaggio, a questo punto ha deciso di affidarsi totalmente a Luca Nember per programmare la stagione 2018/19. Già legato al Foggia fino al 30 giugno 2019, Nember dovrebbe prolungare per un altro anno il contratto, spostando la scadenza del vincolo a giugno del 2020. Un rinnovo con cui il Foggia darebbe un respiro biennale alla pianificazione tecnica e lancerebbe un messaggio chiaro: la voglia di continuare ad avere un percorso vincente e costruire un futuro ambizioso, nonostante i duri colpi ricevuti negli ultimi tempi, come l’inchiesta della giustizia sportiva sulle presunte irregolarità commesse (inchiesta non ancora chiusa con rischio di penalizzazione), nella gestione del club, nelle stagioni 2015/16 e 2016/17, l’esclusione dal la ripartizione dei contributi derivanti dalla mutualità (pronto il ricorso al Tribunale federale nazionale), e la stessa separazione dal tecnico Stroppa. Dopo aver curato il rinnovo della partnership tecnica con Nike (terza stagione di fila), e aver definito la sede del ritiro pre-campionato (Ronzone, in Trentino-Alto Adige, dal 15 al 30 luglio prossimi) e delle prime amichevoli pre-campionato (il 25 luglio test di lusso con la Sampdoria, nel Bresciano, a Temù), Nember ora si sta occupando della delicata scelta che riguarda il nuovo allenatore. La società e lo stesso Nember puntano su un tecnico che abbia esperienza del torneo cadetto e personalità per affrontare un campionato che potrebbe partire in salita a causa dell’eventuale penalizzazione legata al processo sportivo. In pole, per la panchina rossonera, ci sarebbe Massimo Oddo, ex Pescara ed Udinese. Contattato anche Davide Nicola, che ha allenato Lumezzane, Livorno, Bari e Crotone. Ma non è da escludere che alla fine a spuntarla sia un altro tecnico come l’emergente Zironelli (Mestrina) oppure Rastelli reduce dall’esonero di Cagliari”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna di Tuttosport.