Tuttosport: “Orgoglio Palermo, flop viola”

“Incredibile al Barbera. La Fiorentina non stacca la spina, anzi è il Palermo che dà una picconata alle speranze europee dei viola, centrando la seconda vittoria casalinga della stagione. Tutti si aspettavano il “the end” sul campionato del Palermo, la retrocessione matematica della squadra più sconclusionata della Serie A, invece il dio del calcio ha ribaltato pronostici e profezie. Il Palermo, con una partita d’orgoglio, cosa che si era vista raramente quest’anno, ha ottenuto la quarta vittoria stagionale. L’appuntamento con il successo mancava dal 5 febbraio, quando i rosanero avevano battuto il Crotone, ora arriva quando mancano quattro giornate alla fine e i punti di distacco dal quartultimo posto dell’Empoli sono dieci. Giusto per aumentare i rimpianti: se il Palermo avesse giocato con l’ordine, la grinta e la voglia visti contro la Fiorentina, probabilmente adesso sarebbe ancora in corsa per la salvezza. Matematicamente lo è dopo questa vittoria, ma di fatto la distanza è troppa per essere colmata in così poco tempo. Il Palermo dovrebbe vince le tutte e quelle davanti – oltre all’Empoli, c’è anche il Crotone – perdere sempre. Uno scenario quasi impossibile. Squadra sgonfi a Altra certezza è che il Palermo ha ridimensionato le ambizioni europee della Fiorentina, che aveva una grande occasione per mettere ulteriore pressione alle due milanesi. «Abbiamo giocato una delle peggiori partite della stagione – ammette sconsolato Paulo Sousa -. C’è stata mancanza di velocità e movimenti. Il Palermo si è difeso bene, ci ha chiusi e ha aspettato i nostri errori. Tutti i duelli sono stati a loro favore, abbiamo concesso troppo. Non abbiamo reso secondo le nostre potenzialità». La sconfitta apre altre crepe nel rapporto fra Sousa e la Fiorentina, inoltre potrebbe portare anche a un ritiro in vista della prossima gara contro la Lazio. «Questa partita è lo specchio della nostra stagione – osserva il ds Carlos Freitas -. Sousa non è in bilico, ma non si può giocare così. Ritiro? Ne parleremo, dobbiamo metterci la mano sulla coscienza e riflettere». Parole dure, e non poteva essere diversamente, dopo una partita in cui non si è mai vista la vera Fiorentina, quella che aveva battuto l’Inter ad esempio. Squadra sgonfia e senza idee, mai capace di mettere in difficoltà una delle difese più perforate della Serie A e una squadra che era reduce dai sei gol presi all’Olimpico con la Lazio. Un Palermo, però, che stavolta ci ha messo il cuore e che si è ritrovato in vantaggio poco dopo la mezzora con il primo gol in rosanero di Diamanti, a segno con una punizione magica dal limite. «Avevamo detto che volevamo chiudere bene questo campionato – ricorda Diego Bortoluzzi, al primo successo -. Giocando così, possiamo fare bene anche nelle prossima quattro partite». Nessuno parla di salvezza, ma almeno il Palermo è rimasto in vita e per la prima volta in stagione ha anche segnato due gol in casa. Il raddoppio è arrivato qua
si a tempo scaduto con Aleesami, al primo gol in Serie A. In mezzo pochissima Fiorentina e una vera sola occasione prima della fine del primo tempo con Babacar, bravissimo nell’occasione Fulignati ad opporsi. Per una squadra che voleva l’Europa davvero un’inezia”. Questo quanto riportato da “Tuttosport”.