Tuttosport: “Inter, il vero Icardi è solo a San Siro. Adesso vuole la svolta anche in trasferta”

“Una proiezione che lo porterebbe al record di marcature in carriera. Per Mauro Icardi questa potrebbe essere la stagione migliore. Con 15 gol segnati nelle prime 20 giornate, l’argentino potrebbe chiudere a quota 28 a maggio. Ben 6 reti in più della sua miglior prestazione ottenuta al termine del campionato 2014-15: 22 centri e il titolo di capocannoniere della Serie A in coabitazione con Luca Toni. Il ritmo di Maurito è diventato tambureggiante nelle ultime giornate. Ha già segnato 5 doppiette: Empoli, Torino, Crotone, Fiorentina e Lazio. Un lungo digiuno Ora resta solo un tabù da sfatare: il gol in trasferta che manca da settembre, dal 2-0 di Empoli. Da quel momento il capitano nerazzurro è andato a segno solo a San Siro in campionato. Lontano da Milano complessivamente ha totalizzato solo una sola rete in Europa League in Israele contro l’Hapoel Be’er Sheva. Questa potrebbe essere la spinta in più in grado di garantire all’Inter la prosecuzione della rimonta verso il 3° posto che vale il playoff di Champions League. Il calendario offre a Icardi l’opportunità ideale di centrare due obiettivi in un colpo solo. Il prossimo impegno sarà a Palermo, uno stadio nel quale Mauro non ha ancora lasciato il segno con la maglia dell’Inter. I rosanero sono stati ripetutamente castigati dall’ex Sampdoria a San Siro, ma non ancora in Sicilia. Sempre più capitano Pioli aspetta anche questa risposta da un giocatore che per il resto sta continuamente aumentando il suo rendimento. Esemplare, da questo punto di vista, il suo ingresso in campo contro il Bologna martedì sera in Coppa Italia. Icardi ha lottato da vero capitano, servendo l’assist decisivo per il 3-2 di Candreva. Un modo di interpretare il finale dei 90 minuti regolamentari e poi dei tempi supplementari da vero “sgobbone”. Un tipo di lavoro al quale Icardi non sembrava abituato nelle scorse stagioni. E invece sta diventando parte del suo patrimonio calcistico mese dopo mese. Merito anche di Roberto Mancini che ha lavorato molto per aumentare le soluzioni di gioco di Maurito: non solo tiri verso la porta, ma anche partecipazione alla manovra. A poco a poco il numero 9 ha iniziato a fare vedere passaggi e sponde, non solo gol. Il repertorio è sempre più completo. Tensioni dimenticate A  23 anni (24 tra meno di un mese) il centravanti nerazzurro esibisce così una buona maturità calcistica: reduce da un’estate contrattualmente turbolenta – con l’infinita telenovela sul suo rinnovo e adeguamento – seguita dalla pesante contestazione subita dagli ultrà a causa del suo libro, ha saputo ritrovare un equilibrio ideale per esprimersi al meglio in campo. Soprattutto in casa, dimostrando una notevole personalità nell’estraniarsi alla situazione ambientale che si era venuta a creare dopo la surreale domenica della partita col Cagliari. Evidentemente la freddezza sotto porta fa parte di un più generale atteggiamento caratteriale dell’attaccante nerazzurro. Di sicuro Icardi sembra sempre più capitano anche nell’impegno sul terreno di gioco e ha davanti la possibilità di stabilire un nuovo record di prolificità vicino a quota 30. Ora mancano solo i gol in trasferta per centrare primati personali e avvicinare gli obiettivi di squadra. A Palermo il centravanti nerazzurro vuole interrompere un digiuno esterno lungo quattro mesi: nello stadio dove l’ultima vittoria dell’Inter fu firmata dalla doppietta di Samuel Eto’o (19 settembre 2010).”. Questo quanto riportato da “Tuttosport”.