Troppo tardi per vincere, troppo tardi per sperare, troppo tardi per augurarsi di scavalcare Frosinone e Parma all’ultima giornata. Questo il disegno chiaro e lampante dalla regalur season del Palermo. I rosanero ci hanno pensato con troppe giornate di ritardo, troppi punti persi per strada soprattutto in casa contro squadre non proprio irresistibili (vedi Cremonese, Pescara, Bari e Cesena).

Un percorso che poteva concludersi in maniera diversa, si è concluso si con una vittoria in trasferta contro la Salernitana ma non nel modo in cui una città intera sperava. Eppure per qualche secondo l’idea di andare in A è passata tra le menti dei tifosi rosanero anche quest’oggi, quando i risultati dagli altri campi davano ancora la possibilità di sperare. L’arrivo di Stellone qualcosa ha portato, ma il suo tardivo insediamento ha un po’ rallentato il processo per cambiare mentalità.

Mentalità che adesso bisognerà avere nei playoff, una sorta di campionato a parte in cui è letteralmente vietato commettere errori. I rosa mercoledì 30 maggio alle ore 20.30 dovranno vedersela contro la vincente di Venezia-Perugia, due squadre che hanno dato più di qualche grattacapo al Palermo nella regular season. Ma adesso cambia tutto, cambia la mentalità, cambiano le ambizioni delle squadre in corsa.

Nulla quindi è perduto, bisogna soltanto gettarsi a capofitto in questi playoff e lottare su ogni pallone perché la promozione in A è un obiettivo che non bisogna lasciarsi sfuggire e i playoff sono l’ultima spiaggia, l’ultima strada percorribile. Pochi giorni per resettare e provare a recuperare i giocatori acciaccati, adesso servono tutti, tutti devono fare la propria parte, sia chi scenderà in campo sia chi guarderà la partita dalla panchina. Forse la città ci crede poco, ma il Palermo ha il dovere e l’obbligo di provarci.