Stirpe: «Ci stiamo giocando la promozione con squadre importanti. Non siamo il Real, se non vinciamo…»

«Se vogliamo puntare al massimo dobbiamo valutare al meglio gli avvenimenti. Ad inizio campionato ci eravamo prefissati di arrivare in una buona posizione nelle ultime dieci giornate e poi se avessimo avuto la birra in corpo avremmo puntato alla promozione diretta. A cinque giornate dalla fine credo che siamo ancora in corsa per lottare per la promozione diretta. Abbiamo un mese molto impegnativo e non sta scritto né in cielo né in terra che noi dobbiamo andare per forza in A. Ci stiamo giocando la promozione con piazze e città importanti. Ci deve essere entusiasmo in questo. Non dobbiamo pensare di dover salire obbligatoriamente perché questo porta al ridimensionamento del progetto. Voglio che tutto venga valutato in modo corretto per non creare clima spiacevole. Noi vogliamo tenere alto il valore tecnico della squadra dopo aver creato le infrastrutture e dopo aver avviato diversi progetti ma se questo non piace perché obbligatoriamente bisogna salire in A allora sarò il primo ad pensare di ricalibrare il progetto. Non siamo  il Real Madrid, se non vinciamo non è un fallimento. Il mio è un invito a riflettere, ad essere oggettivi. Tutti ci auspichiamo di avere risultati ma bisogna saper accettare anche le qualità degli avversari. C’è bisogno di avere cultura della vittoria e cultura della struttura. Se riusciamo a crescere in tal senso tutti i progetti che stiamo creando assumono un risultato diverso dalla banalizzazione della promozione. Se non sarà così vi dico che penserò ad una ricalibratura del progetto. A prescindere dalla categoria andremo in Canada questa estate, andatemi a trovare un’altra squadra di B negli annali che sia andata in tour in Canada». Queste le parole rilasciate da Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone, a margine della conferenza stampa del nuovo logo del club.