Repubblica: “Venti giorni di tempo per salvare il Trapani dalla scomparsa”

“Adesso la speranza è che da questo ginepraio salti fuori la soluzione giusta, e il Trapani riesca a salvarsi. Una missione non impossibile, ma non semplicissima, in gran parte oggi sulle spalle di una professionista stimata, che però fino a un mese fa nel Trapani Calcio aveva un solo ruolo: tenere in ordine i conti. È la commercialista Paola Iracani, diventata la figura chiave per la sopravvivenza di un club da concretizzare in venti giorni ( il 30 giugno è il termine perentorio entro il quale si deve procedere all’iscrizione in serie C). La vicenda, in sé, ha una logica stringente. Probabilmente speranzosa di poter agguantare sul campo la serie B, la famiglia Morace, proprietaria della società, ha atteso prima di manifestare la sua legittima e prevedibile intenzione di disimpegnarsi totalmente dal Trapani. Una volontà trasmessa con una lettera aperta del presidente Vittorio Morace indirizzata ai tifosi, che ha certificato una decisione già maturata da mesi: troppo pesanti le vicende giudiziarie in cui è coinvolta l’azienda madre della stessa famiglia Morace ( la Liberty Lines, che effettua quasi tutti i collegamenti con le Isole Egadi), per poter pensare di riservare energie ( economiche e non) al Trapani Calcio. Sembrava che tutto potesse trovare un felice epilogo con l’interessamento per l’acquisizione del manager Rinaldo Sagramola ( un passato di assoluto spessore anche a Palermo), intenzionato ad un progetto pluriennale tinto di granata. Del resto, lo stesso Sagramola aveva trovato sponda ideale in Roberto Boscaglia, il tecnico che ha trascinato il Trapani dalla serie D alla B e che con Sagramola aveva trovato empatia nell’esperienza di Brescia. « Aspetto di vedere alcune carte della società, per ciò che riguarda i contratti in essere dei calciatori » , aveva detto Sagramola qualche giorno fa, confidando nel fatto che avrebbe trovato un investitore interessato al “ progetto Trapani”. Il problema vero è che ancora oggi Sagramola aspetta queste carte, perché la totale e immediata trasparenza del Trapani è parzialmente ostacolata dal fatto che la società granata sia al 50 per cento di Vittorio Morace e al 50 per cento della Liberty Lines. Perciò, tutte le trattative ( più o meno avanzate) devono necessariamente passare attraverso il vaglio del commissariamento della Liberty. A questo punto, al di là del possibile felice approdo della trattativa con Sagramola o del sorgere di un’altra possibile iniziativa, la posizione più importante è proprio quella di Paola Iracani. È lei, oggi amministratore unico del Trapani e presidente del consiglio di amministrazione della Liberty Lines, ad avere ricevuto mandato totale a trattare, direttamente da Vittorio Morace e dalla moglie Anne Marie Collart (ormai residenti stabilmente a Malaga). Ed è lei che dovrà compiere i passi necessari per semplificare una cessione che, se non realizzata, potrebbe condurre ad uno scenario drammatico: la scomparsa del Trapani”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.