Repubblica: “Rosa accerchiati tra inchieste, contestazioni e nuove cessioni”

L’edizione odierna de “La Repubblica” parla del clima rovente che si respira intorno alla squadra di Tedino, tra contestazioni e perquisizioni della Guardia di Finanza. Ecco quanto si legge:
“Mercoledì la contestazione degli ultrà a Boccadifalco. Ieri la guardia di finanza che ritorna nella sede del Palermo. Non è certo un periodo semplice per il club rosanero. Il livello dello scontro fra ultrà e Zamparini è cresciuto ancora. Le parole dell’imprenditore friulano che ha definito i contestatori fuorilegge e parlato di serie C come dimensione per i tifosi, ha acceso ulteriormente gli animi. Al punto che gli ultrà hanno sentito il bisogno di replicare con una nota. «In attesa – si legge – di conoscere i risultati dei controlli della finanza nei tuoi confronti che chiariranno a tutti chi è veramente il “fuorilegge”, vogliamo ricordarti che sei tu l’unico responsabile di quello che sta succedendo. La tua arrogante violenza verbale negli anni non è stata meno della nostra e le minacce che continui a fare adesso non calmano certo la situazione». A caratterizzare la giornata di ieri è stata la seconda visita in venti giorni degli agenti della guardia di finanza negli uffici al terzo piano del “Barbera”. Le fiamme gialle hanno continuare a cercare documenti utili alle indagini relative alle sei ipotesi di reato sulle quali stanno indagando i magistrati Francesca Dessì, Andrea Fusco e Dario Scaletta coordinati dal procuratore capo Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Salvatore De Luca: appropriazione indebita, riciclaggio, autoriciclaggio, impiego di proventi di origine illecita, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte e falso in bilancio aggravato dalla transnazionalità. L’unica certezza sulle indagini è la vasto del campo in cui si muovono gli accertamenti. Gli indagati al momento sono otto: oltre a Zamparini i personaggi coinvolti a vario titolo nell’inchiesta sarebbero i legali rappresentanti delle società al centro del lavoro degli inquirenti. La perquisizione di ieri è una prosecuzione del lavoro iniziato venerdì 7 luglio e andato avanti per diciassette ore. Dall’analisi delle carte e del materiale posto sotto sequestro due settimane fa, tre scatoloni, due borse e una valigetta con materiale ritenuto interessante ai fini delle indagini, è emersa la necessità di procedere con ulteriori approfondimenti. Questa volta, però, il protocollo seguito dalla guardia di finanza è stato meno rigido. I dipendenti del Palermo hanno proseguito con il loro normale lavoro. E anche l’ufficio abbonamenti è rimasto regolarmente aperto, anche se l’afflusso di tifosi è stato praticamente nullo. A Boccadifalco, invece, dopo la contestazione di mercoledì ieri erano presenti solamente le forze dell’ordine: due camionette della polizia oltre agli agenti della Digos e agli steward della società di viale del Fante. Ma dei tifosi nemmeno l’ombra. La squadra di Tedino, nel frattempo, perde pezzi. Il primo dei giocatori considerati incedibili è partito: Goldaniga è praticamente un nuovo giocatore del Sassuolo. E sono sorte difficoltà per l’ingaggio del difensore Antei e del portiere Pomini. Apparentemente, però, almeno a sentire il nuovo acquisto Murawski quello che accade fuori dal campo non entra all’interno dello spogliatoio. «La contestazione è normale – dice il centrocampista polacco – anche se non mi ero mai trovato in una situazione come quella di mercoledì. I miei compagni non hanno avuto delle reazioni particolari perché pensiamo solo al lavoro sul campo»”.