Repubblica: “Ricorso del Palermo, oggi il verdetto. Ecco i 4 avvocati rosa in campo…”

“Tantissimi quelli che ieri continuavano ad aggiornare il sito ufficiale della Lega di B per avere notizie sull’omologazione della partita di sabato fra Frosinone e Palermo. Un pronunciamento che per prassi sarebbe dovuto arrivare ieri, ma che il collegio giudicante ha rimandato ad oggi. La mole della documentazione presentata dalla società di viale del Fante è corposa e vista la particolarità di quanto è accaduto a Frosinone non si vogliono creare precedenti assumendo delle decisioni che potrebbero influenzare l’andamento delle prossime partite. Un contesto in cui si inserisce l’appello del presidente del Coni Malagò che si è impegnato a contrastare con energia circostanze e comportamenti in contrasto con i valori su cui è fondato tutto il mondo dello sport. Il ricorso del Palermo, firmato dagli avvocati Francesco Pantaleone, Gaetano Terracchio e Francesca Trinchera, è fondato su diversi aspetti e punta a ottenere la vittoria a tavolino per comportamento antisportivo dei giocatori del Frosinone o, in subordine, la ripetizione della partita. Il lancio dei palloni tira in ballo l’articolo 17 del codice di giustizia sportiva che prevede la sconfitta a tavolino. La società rosanero sottolinea come nel momento in cui è stato interrotto il gioco il Palermo oltre a essere in attacco aveva la possibilità con un solo gol di ottenere la promozione. Chi era allo stadio, inoltre, racconta che dopo le prime due interruzioni l’arbitro abbia allontanato i palloni che sono stati lanciati dopo senza interrompere più il gioco. L’altro punto riguarda l’invasione di campo. Per il Palermo l’arbitro La Penna aveva prolungato i minuti di recupero, in un primo momento 5, con due ulteriori minuti. Ma dopo il gol realizzato al cinquantesimo e trentadue secondi il gioco non è più ripreso. Tutto, ovviamente, dipenderà da quello che è stato rilevato dagli ispettori federali e da ciò che ha scritto l’arbitro Federico La Penna sul suo referto. Il direttore di gara, nello specifico, rischia di vedere vanificata la sua promozione in A quantomeno per il fatto, ed è l’altra accusa del Palermo, di essere stato condizionato soprattutto nell’occasione del rigore non assegnato, poi concesso e quindi revocato. Il piano di battaglia rosanero non si ferma all’aspetto sportivo. Il club sta valutando la possibilità di rivolgersi alla magistratura ordinaria per accedere agli atti della procura federale che riguardano gli accertamenti in corso su Spezia- Parma, partita dell’ultima giornata della stagione regolare, a proposito di presunte irregolarità commesse con lo scambio di sms fra i giocatori delle due squadre Calaiò e Ceravolo con De Col e Masi. Su questa vicenda è atteso oggi un pronunciamento da parte della procura federale. Il Palermo guarda con attenzione a questa vicenda perché ha concluso la stagione con un solo punto di distacco dagli emiliani. Chiaramente l’esito del ricorso inoltrato dal Palermo peserà in modo determinante sul futuro della società. Zamparini ha già illustrato il suo piano B: vendere i pezzi migliori per sopperire ai mancati introiti dei diritti televisivi, considerando anche che verranno a mancare i 25 milioni di euro del cosiddetto paracadute incassati quest’anno. Un ridimensionamento che porta a 50 milioni di euro i fondi necessari per puntare subito alla promozione in A”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.