Repubblica: “Numeri impietosi, questo Palermo è il peggiore della storia. Domenica contro la Fiorentina…”

“La prima fu nel campionato 1932/33. Da quel Pro Vercelli- Palermo del settembre 1932 i rosanero in serie A hanno giocato per 29 campionati e mai erano caduti così in basso. Quel campionato, che era a 18 squadre e assegnava due punti a vittoria, lo conclusero al dodicesimo posto con 29 punti, 28 gol fatti e 58 subiti. Una salvezza senza affanno con undici vittorie, sette pareggi e sedici sconfitte. Quella di quest’anno sarà la nona retrocessione della storia rosanero. La prima risale alla stagione 1935/36. In un campionato a sedici squadre, che vide sulla panchina del Palermo alternarsi due tecnici, l’ungherese Gyula Lelovics nelle prime nove giornate e Angelo Benincasa fino alla fine del campionato, i rosanero arrivarono penultimi con 23 punti in 30 partite, frutto di 10 vittorie, 3 pareggi e 17 sconfitte (24 gol fatti e 50 subiti). L’ultima retrocessione prima di quella che potrebbe essere certificata già domenica contro la Fiorentina (sarebbe la seconda volta di fila che accade contro i viola) era quella del campionato 2012/2013: allora di punti il Palermo delle cinque gestioni Sannino, Gasperini, Malesani, Gasperini e Sannino, ne fece 32 e finì in B vincendo 6 partite, pareggiandone 14 e perdendone 18 (34 gol fatti, 54 subiti). Il Palermo di quest’anno, invece, a cinque giornate dalla fine di punti ne ha 16, di partite ne ha vinte 3, ne ha pareggiate 7 e ne ha perse 23 riuscendo a segnare 27 gol, ma subendone 73. Basterebbero questi dati per spiegare tutta l’amarezza dei tifosi e il fatto che questo sia il peggior Palermo della storia. Ma purtroppo la realtà, a volte, è anche peggiore dell’immaginazione. I rosanero di Bortoluzzi sono attualmente penultimi, ma l’obiettivo del Pescara di Zeman che ospiterà il Palermo alla penultima giornata è quello di evitare l’ultimo posto vincendo lo scontro diretto. Di retrocessioni all’ultimo posto il club di viale del Fante nella sua storia ne ha subite solamente due e anche in quelle circostanze i rosanero di allora fecero meglio di quelli di oggi: nella stagione 1956/57 l’ultima classificata mise insieme 22 punti grazie a 7 vittorie, 8 pareggi e 19 sconfitte (32 gol fatti e 63 subiti); nel campionato 1962/63 a diciotto squadre, il fanalino di coda vinse 5 partite, ne pareggiò 10 e ne perse 19 realizzando 18 gol e subendone 54 (20 punti in 34 partite). C’è un’amarissima consolazione per l’ultimo Palermo di Maurizio Zamparini e il primo di Paul Baccaglini. I rosanero pur essendo i peggiori della loro storia in A, hanno già fatto meglio di due pessimi casi del massimo campionato: il Brescia della stagione 1994/95 e l’Ancona del 2003/2004. Nel primo caso quella lombarda è la formazione che da quando si assegnano i tre punti a vittoria ne ha messi insieme meno con 12 punti in 34 partite (2 vittorie, 6 pareggi e 26 sconfitte), anche se va detto che la difesa di quel Brescia era nettamente migliore rispetto a quella di questo Palermo con 65 gol subiti. Nel caso della squadra marchigiana, invece, i punti a fine campionato furono 13, raccolti grazie a 2 vittorie e 7 pareggi. Per il resto le 25 sconfitte contribuirono insieme a 3 pareggi a creare la striscia più lunga di partite consecutive (28) senza vittorie da quando vengono assegnati i tre punti nel massimo campionato. La striscia negativa attuale per il Palermo è di 10 partite senza i tre punti. Quella più lunga in questo campionato per i rosanero è di undici partite, da Palermo- Juventus del 24 settembre a Palermo-Chievo dell’11 dicembre.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.