Repubblica: “L’incontro con Baccaglini: «Non sono un bluff, fidatevi. Nella mia società non c’è spazio per Zamparini»”

“Un’ora di diretta Facebook nella redazione palermitana di “Repubblica” per spiegare la sua idea di Palermo e i suoi progetti per il futuro. Paul Baccaglini ha risposto alle tantissime domande arrivate da parte dei lettori e ha colto ancora una volta l’occasione per ribadire nel Palermo del futuro non c’è spazio per Zamparini. «Dietro no – dice Baccaglini – diciamo che è di lato. È diventato un collaboratore, abbiamo creato un’operazione molto grande, che ha un volume d’affari molto grande. Stavo facendo benzina e il benzinaio mi ha dato consigli sulla squadra: ognuno ha la sua opinione sul calcio, Zamparini può esprimere il suo punto di vista, ma non può mettere parola nel Palermo. Sta a me ascoltarlo o meno. Credo che tutto lo scetticismo, i misteri di cui si è parlato in queste settimane piano piano verranno allontanati».
IL PALERMO 2.0 Fra gli argomenti affrontati all’inizio da Baccaglini c’è la riorganizzazione degli asset del Gruppo Zamparini. «Il Palermo sarà soltanto mio – precisa il presidente del club di viale del Fante – ogni categoria del gruppo per essere ottimizzata ha bisogno di essere ricreata e ripensata in un certo modo. Il miglior modo per ricreare un Palermo 2.0 era che io lo prendessi al cento percento. C’è un percorso amministrativo e burocratico che procede attraverso delle tappe. Capisco lo scetticismo: posso tirare fuori il portafogli, visto che ho fatto bancomat. Scherzi a parte i soldi ci sono e mi fa piacere chiarire che come si acquista una squadra di calcio». LA SOCIETA’ Luca Pace e Giovanni Porretto sono stati fra i tanti tifosi che hanno chiesto spiegazioni sulla solidità della nuova società di viale del Fante, sull’assenza di Zamparini nel futuro del Palermo sulle date per la chiusura dell’operazione. «Mi fa piacere chiarire: anche per sfatare il mito su come si acquista una squadra di calcio. Un club di calcio nasconde molte più varianti. Ci sono bilanci, contratti e tanti assetti. Pensare che una squadra sia una sorta di scatola con un prezzo, che uno arriva, mette i soldi e la porta a casa è una semplificazione. Il nostro non è un modo di operare come quello tanto di moda dei cinesi o degli arabi. Esistono anche diverse alternative che seguono strade diverse. E’ come quando un tempo esisteva il primo telefono cellulare con i tasti, poi è arrivato lo smartphone e la gente si chiedeva se non fosse una truffa che sul telefono non ci fossero i tasti. Il cambiamento fa sempre sollevare dubbi, ma non è detto che sia negativo. La nostra è un’operazione che passa da tante tappe e riusciremo a dimostrare ai tifosi che c’è concretezza. Vogliamo fare vedere che lo smartphone funziona meglio del vecchio telefono e riuscire a diventare un modello per gli altri club. Un sistema che già in Inghilterra esiste e funziona, in Italia in questo momento è una novità, provoca scetticismo, ma una volta che dimostreremo tutto la nostra novità tirerà molto. Mi chiedete i nomi, ce ne sarà uno e sarà il mio. I nostri clienti sono coperti dalla confidenzialità dei contratti e non hanno nessuna voglia e nessun motivo di svelare i loro nomi. Non vi dico di darmi fiducia al buio, ma almeno in penombra. Posso essere elusivo, ma fino a un certo punto: ci sono regolamenti ed entro i tempi che abbiamo dato assolveremo a tutti gli obblighi. Il contratto che abbiamo con Zamparini è blindato e non può cambiare idea sulla cessione». LA SQUADRA Molti fra cui Giuseppe Taormina, Leonardo Morelli, Giovanni Porretto e Pasquale Di Marco chiedono lumi sui programmi per la squadra, sulla veridicità della voce su Claudio Ranieri e soprattutto di spiegare l’ormai noto piano per la A in caso di salvezza e il piano B in caso di retrocessione. «Non ho mai avuto contatti con Ranieri – precisa Baccaglini – un allenatore che comunque stimo. Vogliamo che la nostra gestione sportiva sia sempre molto trasparente. Invece che fare parlare i rumors, nel momento in cui ci saranno nomi o trattative saremo noi in prima persona a comunicarli. Ad oggi con Ranieri non ci sono stati contatti. Ma non possiamo escludere niente e nessuno. Sappiamo che il campionato di A e di B sono completamente diversi. Permettetemi da tifoso di concentrarmi ancora sul piano A. Nello sport i risultati non vengono decisi a tavolino. Tante volte è la determinazione e la voglia di una squadra a portare risultati. Puoi essere tecnicamente più scarso del tuo avversario che ti ruba la palla, ma poi devi corre per recuperarla. Lopez è competente e conosce il calcio. A Udine ho visto qualcuno dei nostri giocatori che forse non merita di indossare la maglia del Palermo». IL CALCIOMERCATO Luigi Lucà, Jack Uroni, Rosario Barocchieri vorrebbero saperne di più sul budget per la campagna acquisti. «Permettetemi di essere elusivo – dice Baccaglini – dipende dal campionato in cui giocheremo. Proporremo ai nostri investitori un budget per la A o uno per la B. Arriveranno liquidità ad hoc per quello che dovremo fare. Non voglio illudere nessuno. Uno dei problemi di Zamparini è che ha promesso obiettivi sportivi che poi per tante variabili non ha raggiunto. Vogliamo costruire il nostro futuro con Nestorovski». LO STADIO «Entro giugno presenteremo il progetto. Stiamo già lavorando e rispetteremo i tempi che abbiamo dato al sindaco. Ero allo stadio per la partita della Nazionale, vederlo pieno è stata un’emozione pazzesca. Non vedo l’ora di vedere lo stadio interamente di rosanero».  I TATUAGGI Antonello Provenzano e Gianfranco Rossi chiedono se il tatuaggio è vero o e un trasferibile. «È vero – risponde – e fresco fa malissimo, appena l’ho fatto la gente lo toccava per verificare e mi faceva male. Non è un adesivo. Di tatuaggi ne ho più di 40 e meno di 60. Manca la coscia destra. Poi li ho ovunque»”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.