Repubblica: “La società londinese YW&F Global Limited acquisterà il club rosa, Baccaglini rispetta la prima scadenza verso il closing. Bellinazzo: «Restano però i dubbi sull’intero affare»”

“Per molti YW&F Global Limited non significa nulla. Per i tifosi del Palermo da ieri è una speranza che tutte le parole pronunciate da Paul Baccaglini possano diventare realtà come da annunci entro il 30 aprile. YW&F Global Limited è il nome della società che secondo programmi diventerà proprietaria del cento percento delle quote del Palermo. Il nome è stato svelato ieri dal presidente del Palermo con un comunicato di poche righe pubblicato sul sito ufficiale del club rosanero. «Rispettando le tempistiche poste durante la presentazione del nuovo progetto Palermo – si legge sulla nota – comunico che la società che acquisirà il cento per cento delle azioni del Palermo sarà YW&F Global Limited. La struttura creata si adeguerà alle normative federali vigenti relative ai passaggi di proprietà onde permettere l’esecuzione del contratto a fine mese». Fino a qui le comunicazioni ufficiali. Resta la curiosità su cosa sia questa YW&F Global Limited che è stata registrata a Londra e che rispetto a quanto anticipato dallo stesso Baccaglini non sembrerebbe una Spv, acronimo che indica una società veicolo, un sorta di società di scopo, ma una società a responsabilità limitata proprio per la presenza della parola “Limited” nella denominazione sociale. «Ma oltre questa comunicazione ufficiale – spiega Marco Bellinazzo, giornalista de “Il sole 24 Ore” esperto di calcio e finanza – dovrebbero iniziare a circolare anche le informazioni sui soci, sulla struttura, sul management. Un minimo di tracciabilità per capire quale sarà il capitale investito. Il tempo comincia a stringere e mi sembra che qui si stia gettando un po’ di trucioli al vento giusto per dire qualcosa. È vero che anche Inter e Roma hanno fatto ricorso alla Spv, ma quelle società hanno uno scopo ben preciso: quello di lavorare sulla ristrutturazione del debito e dare contemporaneamente una società a garanzia dei creditori. E non mi sembra che nel caso del Palermo ci sia la stessa esigenza». Dalla parte di Baccaglini c’è ancora del tempo per proseguire sulla strada che ha tracciato lui stesso senza alimentare i dubbi sulla solidità della nuova società. «Ma siamo proprio al limite con la tempistica che lui stesso ha dato – spiega Bellinazzo – se la società è stata costituita da poco possono passare anche 10 o 15 giorni perché vi sia una tracciabilità. Le domande, alle quali ormai potrebbe anche rispondere, sono sempre le stesse: qual è il capitale investito? Chi sono i soci? Quale struttura dirigenziale avrà la società? Soci non ne vedo, solidità patrimoniale nemmeno, lui personalmente è un rappresentante che non ha solidità finanziaria personale. Ho l’impressione che possa fare come ha fatto Yonghong Li con il Milan, quando diceva che era rappresentante di una cordata e poi è rimasto solo lui a dovere trovare i fondi. Non vorrei che Baccaglini stesse continuando a cercare soci per un progetto di acquisto iniziale. Non ho pregiudizi contro nessuno, ma a questo punto mi aspetto cose concrete. Il giudizio è sospeso, in teoria i tempi tecnici perché tutto vada in porto ci sono ancora. Ci sono gli spazi per avere il ragionevole dubbio che non stia prendendo in giro tutti. Anche se altre esperienze e trattative sia in Italia che all’estero ci dimostrano che a questo punto della trattativa c’erano ben altre certezze. Per ora siamo ancora ai titoli, ma adesso deve succedere qualcosa di concreto. Non resta che aspettare il 30 aprile, ma se Baccaglini si illude di avere soddisfatto tutte le curiosità della stampa italiana con il nome della nuova società, è lontano dall’obiettivo. Di certo – conclude il giornalista economico – in Inghilterra una cosa del genere non sarebbe successa, le istituzioni del pallone avrebbero chiesto maggiore chiarezza»”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.