Pinilla: «Gol in rovesciata? Amo i gol da cartoni animati. Mi piace pescare perché…»

Questa l’intervista rilasciata dal nuovo attaccante del Genoa Mauricio Pinilla alle colonne de “Il Secolo XIX”:

«Pesco fin da quando ero bambino, mi rilassa. Mi prendo una settimana, raduno una squadra di amici e partiamo. Mi piace sparare ma non lo faccio per sport, tutto ciò che si caccia poi si mangia. Chi mi ha salvato la carriera? La mia famiglia. Mia moglie Gisele e i miei tre bambini mi hanno cambiato la vita. Ho superato gli errori che avevo fatto in precedenza. Ne ho commessi tanti, ma ora sono un altro e la mia carriera ne ha giovato.

L’obiettivo è fare gol, punto. Poi se arriviamo di testa, di petto o di coscia poco importa. Il gol in rovesciata è diventato un po’ la mia specialità, una dote che ho fin da piccolo. Mi piacciono i gol da cartoni animati, quando vedo la palla alta che arriva mi butto. La più bella rovesciata? Difficile dirlo. La più importante credo che sia stata quella al Milan: così ho completato l’elenco di squadra a cui ho segnato in A. La più difficile probabilmente quella al Torino, con il pallone che arrivava da dietro”.

Si fischia chi si teme, io a Cagliari sono stato benissimo. Stagioni difficili, giocavamo senza stadio, ma eravamo un’ottima squadra e un bellissimo gruppo. Avevo una grandissima intesa con i tifosi. Quando tornai con la maglia dell’Atalanta ci furono tantissimi applausi per me. Sono venuto a Genova anche per ritrovare la Nazionale. Ho vinto due Copa America, a marzo ci sono le qualificazioni al Mondiale del 2018, a giugno la Confederation Cup. Voglio esserci da giocatore del Genoa».