“Il Palermo visto dai tifosi”, parola ad Alessandro: «Promozione in A obiettivo obbligato. Dawidowicz sorpresa, Coronado…»

Nuovo appuntamento con la rubrica targata Ilovepalermocalcio, “Il Palermo visto dai tifosi”. Oggi la parola passa ad Alessandro Aiello, che ai nostri microfoni ha commentato il campionato del Palermo. Ecco il punto di vista di Alessandro:

Dopo 14 turni il Palermo è in vetta alla classifica. Ti aspettavi questo rendimento della squadra rosanero?

«Assolutamente sì. Mi aspettavo questo inizio. Era semplice pronosticarlo vista soprattutto la profondità e la forza della rosa che la società a messo in mano a Tedino».

Merito di questo buon inizio va dato a Tedino. Che impressione ti sta facendo il tecnico ex Pordenone?

«Non credo sia solo merito del tecnico. Voglio ribadire il concetto precedente. Il valore della rosa secondo me è molto superiore alle altre squadre di B. Cosa penso di Tedino? Non sono riuscito ancora a capire che tipo di gioco vuole proporre e la sua idea di calcio».

Quindi secondo te la promozione è un obiettivo che non può sfuggire di mano?

«Non è che non può, non deve sfuggire di mano. Il Palermo dovrebbe avere 10 punti in più in classifica».

Tanti i volti nuovi in questa stagione… chi ti ha impressionato di più? Chi ti ha deluso invece…

«Il calciatore che mi ha sorpreso di più è sicuramente Dawidowicz. Sia a livello di quantità che di qualità che ha messo in mostra nelle gare in cui ha giocato. Quello che mi ha deluso di più, invece, è Coronado. L’ex Trapani ha iniziato la stagione molto bene, sfoderando una magnifica prestazione contro l’Empoli. Poi però ha iniziato ad essere troppo lezioso e talvolta fine a se stesso. Se è quello visto nelle ultime partite mi sembra più adatto per fare gli spot della Nike che il calciatore ad alti livelli».

La scorsa settimana è stato nominato il nuovo presidente, cosa che ha fatto “agitare” i possibili acquirenti della società di viale del fante. Che idea ti sei fatto sulle trattative per la cessione?

«Non conosco Giammarva quindi non sono nella posizione per poter esprimere un giudizio ponderato. Sulla cessione non mi sono fatto nessuna idea. C’è soltanto tanta confusione generata sia dalla stampa che da Zamparini. Stento a comprendere certe dinamiche».

Chi preferiresti, Cascio o Baccaglini?

«Secondo me nessuno dei due acquisterà il Palermo. Ma nell’eventualità dico Baccaglini perché risulta più empatico rispetto a Cascio. Forse anche perché lo abbiamo conosciuto un po’ meglio».

I tifosi probabilmente contro il Cittadella torneranno allo stadio. Cosa pensi della protesta che hanno messo in atto e della scelta di tornare al “Barbera”.

«Credo che la scelta di protestare non sostenendo la squadra sia una cosa insensata. Soprattutto in questo momento in cui i giocatori hanno dimostrato di meritare il supporto della gente. I giocatori meritano il sostegno, la società no. La protesta va fatta in modo diverso, non bisogna coinvolgere in nessun modo i giocatori».

A breve inizierà il mercato di gennaio. Quali innesti consiglieresti al direttore sportivo rosanero?

«Secondo me la rosa è abbastanza variegata. Ma se proprio devo consigliare qualcuno dico che serve un centrocampista di qualità. Se serve un attaccante? No, non credo. Un reparto con Nestorovski, La Gumina e Monachello mi sembra sufficiente per vincere questo campionato».

Infine, come è nata la tua passione per il Palermo?

«I colori rosanero li ho vissuti da vicino fin da piccolo, quando giocavo nelle giovanili del Calcio Sicilia. Lì ho avuto la possibilità di conoscere Sicignano, La Grotteria, Asta e Zauli. Sono i colori della squadra della mia città, come potrei non amarli!?».